Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che l’obiettivo dell’operazione militare speciale in Ucraina è la costruzione di una pace duratura e sostenibile, affrontando le cause profonde del conflitto. In un’intervista trasmessa dalla TV russa, Putin ha ribadito che Mosca dispone delle risorse necessarie per portare a termine gli obiettivi stabiliti nel 2022, tra cui la protezione delle popolazioni russofone che “considerano la Russia la loro patria”.
Secondo il presidente, la stabilità futura passa attraverso il riconoscimento degli interessi di sicurezza russi e la creazione di condizioni che garantiscano la tutela dei diritti linguistici e culturali nei territori interessati, come Crimea, Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporozhye. Nel contesto diplomatico, si segnala la ripresa del dialogo tra Russia e Ucraina, con un incontro a Istanbul mediato dalla Turchia.
Le due delegazioni hanno concordato uno scambio di prigionieri secondo la formula “1.000 per 1.000” e la presentazione di proposte per un possibile cessate il fuoco. Parallelamente, il ministro degli Esteri russo Lavrov ha discusso i risultati dei colloqui con il segretario di Stato USA Marco Rubio, che ha espresso apprezzamento per i progressi.
La leadership russa ha sottolineato l’importanza di un approccio che tenga conto degli interessi di tutte le parti coinvolte.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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