Sbarcano su Tinder i tre referendum (censurati) per la Pace e la Salute



di Giulia Bertotto per l'AntiDiplomatico



“Non è libero chi è schiavo del proprio corpo” scriveva lo stoico Seneca. Un insegnamento che il professore di filosofia Davide Tutino rende attuale da alcune settimane con il suo sciopero della fame, e ora con una nuova iniziativa, attraverso la quale offre ancora una volta la sua corporeità alla causa dei Referendum Ripudia la guerra e Generazioni Future.

Il corpo può essere mezzo di scambio nella contrattazione politica, minacciato, sequestrato o reso indisponibile alla propria sovranità nel gesto criminale del rapimento, violato e invaso nello stupro, o può essere offerto all’Eros nella relazione sentimentale, sacrificato alla divinità per chiedere l’ottenimento di una certa condizione spirituale; il corpo è sfruttato dai regimi nelle guerre, o immolato ad una causa di interesse pubblico.

Con genio parodistico e amara ironia, Tutino cerca di attirare ancora una volta l’attenzione su questa importantissima opportunità democratica mettendo a servizio il proprio corpo.

“Sbarcano su Tinder i tre referendum per la Pace e la Salute, promossi da Generazioni Future e Ripudia La Guerra. Davide Tutino, al 23esimo giorno di sciopero della fame per il diritto all'informazione sui referendum, posta le proprie foto discinte sulla nota bacheca per incontri. Nelle foto pubblicate egli indossa solo alcune parole: Referendum e Fate l'amore, non fate la guerra.

Intanto al suo sciopero della fame si stanno unendo a staffetta decine di persone in Italia, anche grazie all'impegno dell'onorevole Sara Cunial, mentre iniziano ad arrivare adesioni anche dalla Francia.

Ma l'informazione italiana prosegue la sua opera di omertà e censura, vietando ai cittadini di sapere che si può uscire dalla guerra”.

Abbiamo chiesto una dichiarazione al professore studente Davide Tutino:



Professor Tutino, innanzitutto come si sente?

Molto affaticato, grazie.


Questo suo espediente del “messaggio promozionale” che espone il suo corpo dimagrito ad una app per appuntamenti (più o meno) romantici, è un atto politico, satirico e anche artistico: trasferisce il corpo dall’ambito privato della seduzione a quello della sensibilizzazione ad una causa sociale e collettiva.

Occorre rimettere il corpo al centro della comunità e della riflessione giuridica. Il corpo è condizione senza la quale nel nostro mondo e al nostro livello non si dà manifestazione della coscienza. Il corpo è condizione di esistenza del diritto, perché senza di esso non puoi indossare alcun diritto. Il tecno-impero militare, industriale e farmaceutico espropria i corpi, rendendoli accessibili e penetrabili dal sovrano. Così il tecno impero cancella la tradizione giuridica su cui si fonda il diritto occidentale, dalla Magna Charta all'Habeas Corpus, per il potere del sovrano, per quanto grande, troverà sempre come il limite il corpo dell'uomo libero, che non può essere né penetrato né scalfito.


Questa sua provocazione è paradossale, drammatica ed esilarante allo stesso tempo: portare il corpo – che lei usa come megafono di viscere contro la guerra- sulla piattaforma simbolo dei corpi offerti in un una sorta di silenzioso menù sessuale.

Ho chiesto a questo corpo affidatomi dalla vita di farsi clessidra e incarnare il tempo che ci resta per firmare il nostro atto di rifiuto ad essere consegnati alla guerra dei padroni. I circa 10 kg scivolati fuori da me sono la sabbia perduta della verità, della giustizia, del diritto, scivolati e perduti da una democrazia che si sta svuotando di se stessa, per consegnarsi all'olocausto culturale, giuridico, nucleare. La guerra attuale è guerra all'Umanità, alla sua possibilità di riconoscersi come coppa per l'incarnazione del logos nella storia, come luogo vivente in cui la ragione può entrare nel mondo, creando bellezza e verità, e tenendo aperta la porta al Sacro.

Andiamo ad incontrare Davide Tutino, andiamo incontro all’unico futuro possibile: i negoziati verso la pace.

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