Visita di Assad in Cina, una tappa storica nei legami siro-cinesi

La Siria continua a vivere un momento difficile, tra il terrorismo che continua ad imperversare, le sanzioni di USA e Unione Europea che hanno messo in ginocchio l’economia di Damasco con notevoli conseguenze per i cittadini siriani. Oltre al terremoto e le ultime proteste nedl du ovest del paese arabo, che da rivendicazioni sociali si stanno trasformando in mobilitazione da “regime change” come tanto piacciono a Washington.

Sulla scena politica regionale internazionale i successi di Damasco sono notevoli, dal ripristino delle relazioni diplomatiche con le due monarchie del Golfo come Emirtai arabi Uniti e Arabia Saudita principali sponsor della rivolta armata in Siria, fino al rientro nella Lega araba dopo 11 anni.

Su questa scia, dopo la visita dello scorso marzo in Russia, dove aveva incontrato il suo omologo russo, Vladimir Putin, il Presidente siriano Bashar al Assad si prepara a effettuare una visita ufficiale in Cina “nelle prossime settimane”, che rafforzerà gli storici nei legami siriano-cinesi.

Nell’ultimo fine settimana c’erano stati vari rumors sulla visita di Assad a Pechino. A dare un’ulteriore conferma ci ha pensato il quotidiano libanese Al-Akhbar che, in un articolo pubblicato ieri, ha precisato che il presidente Bashar al-Assad guiderà l'alta delegazione politico-economica siriana in Cina.

"Una delegazione siriana di alto rango visiterà probabilmente la capitale cinese nelle prossime settimane per tenere incontri ad alto livello con funzionari cinesi per discutere lo sviluppo delle relazioni bilaterali tra i due paesi", ha ribadito il quotidiano di Beirut.

Il quotidiano libanese ha citato funzionari siriani che, a condizione di anonimato, hanno ricordato che la visita sarebbe “molto importante” poiché Al-Assad incontrerà il presidente cinese Xi Jinping in una cerimonia ufficiale.

"La visita di Assad costituirà una pietra miliare strategica nel corso delle relazioni siriano-cinesi e una forte dose aggiuntiva del ruolo cinese nella regione", si osserva.

Secondo il quotidiano libanese, la visita, che avviene dopo 12 anni, mette in luce la volontà della Cina di sostenere la legittimità di Al-Assad e del suo governo a livello internazionale, nonostante i tentativi degli Stati Uniti di ostacolare il cammino di riconciliazione del mondo arabo-siriano e il processo politico in Siria.

La Cina aiuterebbe la Siria a evitare il collasso economico e contribuirebbe ai progetti di ricostruzione del paese arabo dopo che più di un decennio presenza terroristica sostenuta dall’estero ha lasciato una parte considerevole dei siriani nell’indigenza, si legge nell’articolo.

Il giornale libanese ritiene che il presidente siriano dovrebbe partecipare a una conferenza sulla Belt and Road Initiative (BRI) il mese prossimo per celebrare il decimo anniversario dell’annuncio del piano.

Una delle rotte più importanti attraverso la BRI per raggiungere l’Europa è attraverso il Mediterraneo, il che significa passare attraverso la Siria dall’Iraq e dall’Iran e, prima ancora, dall’Afghanistan e dal Pakistan.

Il passaggio avverrebbe attraverso la città portuale di Latakia, nella Siria occidentale, o tramite trasporto terrestre.

L’ultimo incontro ufficiale tra le autorità di entrambe le parti ha avuto luogo nel luglio 2021, quando il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha visitato Damasco e ha avuto colloqui con Assad nell’ambito del suo tour nella regione.

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