La leader dell'alleanza politica che porta il suo nome, Sahra Wagenknecht, ha replicato con durezza alle recenti dichiarazioni di Jens Spahn, capogruppo parlamentare della CDU/CSU. Spahn, in un'intervista al quotidiano Die Welt, aveva sostenuto la necessità di un "ombrello nucleare europeo" indipendente sotto la guida della Germania, affermando che le attuali armi nucleari statunitensi schierate nel paese non sarebbero sufficienti a contrastare la minaccia russa nel lungo periodo.
Wagenknecht, in un post sul suo profilo X, ha definito il dibattito sul riarmo "sempre più demenziale". "Più armi nucleari non rendono il nostro mondo più sicuro, ma aumentano il rischio di guerra", ha scritto la dirigente politica della sinistra tedesca. "Soprattutto perché aumenta il pericolo che persino un malinteso possa innescare uno scambio nucleare che renderebbe l'Europa inabitabile".
Die Aufrüstungsdebatte wird immer wahnsinniger. Noch mehr #Atomwaffen machen unsere Welt nicht sicherer, sondern erhöhen die Kriegsgefahr. Nicht zuletzt, weil damit die Gefahr wächst, dass schon ein Missverständnis einen nuklearen Schlagabtausch auslösen kann, der Europa… pic.twitter.com/Ui4Dcc0Ees
— Sahra Wagenknecht (@SWagenknecht) June 30, 2025
La leader ha lanciato un'accusa precisa a Spahn, sostenendo che il dibattito sulla bomba atomica servirebbe a distogliere l'attenzione dallo scandalo degli acquisti eccessivi di mascherine durante la pandemia di Covid-19, quando Spahn era ministro della Salute. Un affare che causò uno sperpero di miliardi di euro dal bilancio tedesco. "Spahn dovrebbe scusarsi con i contribuenti e ritirarsi dalla politica", ha affermato senza mezzi termini Wagenknecht.
Nell'intervista a Die Welt, Spahn aveva riconosciuto che le sue proposte suscitano "riflessi difensivi immediati", ma aveva insistito sulla necessità di discutere di una dissuasione nucleare autonoma per l'Europa, possibile solo con "la leadership tedesca". Oltre a ritenere insufficienti le armi americane in Germania, aveva suggerito che Berlino o l'UE dovrebbero avere accesso agli arsenali nucleari di Francia e Regno Unito, o persino sviluppare una capacità condivisa con altri Stati europei. "L'Europa deve sviluppare la capacità di dissuasione", aveva ribadito Spahn, ammettendo i costi enormi: "Chi cerca protezione deve anche finanziarla".
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