Un gazebo del Partito Comunista Italiano è stato assaltato da un ucraino armato di spray al peperoncino sabato mattina a Zagarolo (Roma), durante una raccolta di firme al mercato per l’abolizione dei ticket sanitari, sabato mattina. A causa dell’aggressione almeno due persone sono finite in ospedale per le ferite riportate, tra cui una donna. In base alle testimonianze dei presenti, l’uomo si è dichiarato un ex militare e un “ucraino nero”.
“Un energumeno che si è dichiarato militare fascista ucraino – si legge in una nota stampa del partito pubblicata su Facebook - ha brutalmente strappato le nostre bandiere ed i compagni che si avvicinavano a lui per fermarlo, sono stati investiti in faccia da uno spray urticante”.
Almeno tre attivisti presenti al banchetto sono stati colpiti in faccia con la sostanza chimica. Diversi testimoni hanno riferito che l’ex militare si è avventato “come una furia”, contro chiunque avesse davanti, anche semplici passanti che non avevano nulla a che vedere con l’attività politica in corso.
La causa dell’aggressione sarebbe una bandiera della Federazione Russa con la Z dell’operazione speciale, che l’ucraino ha strappato dal banchetto, aggredendo chiunque cercasse di togliergliela dalle mani. Nella concitazione, ha spinto una ex dirigente locale del partito che, cadendo per terra, ha perso i sensi. Ha avuto bisogno delle cure ospedaliere per lo shock e per le ferite riportate.
“Se ce ne fosse ancora bisogno – prosegue la nota - questo fatto è un' ulteriore conferma della natura dello Stato ucraino, che foraggiamo con i nostri soldi e i cui cittadini, si sentono liberi di delinquere impunemente qui in Italia”.
Gli aggrediti ritengono che si tratti di un’azione premeditata, in quanto l’ucraino era giunto sul posto munito di bomboletta spray. Inoltre non parlava bene l’italiano e ha scattato diverse foto delle persone presenti al banchetto. Pertanto ipotizzano che l’aggressione sia stata concordata con terzi.
I militanti del PCI dicono di essere stati colti del tutto di sorpresa e inermi. Al Gazebo infatti si trovavano per lo più anziani attivisti e donne. L’uomo è stato fermato da alcuni passanti e dai carabinieri, costretti a chiamare i rinforzi per riportare la situazione all’ordine ed evitare il peggio, infine portato in caserma.
“La sezione PCI Monti Prenestini, non si farà certo intimorire da queste provocazioni, già in passato abbiamo subito minacce e forse ne verranno altre. Noi continuiamo sulla nostra strada di militanza e di lotta politica, non faremo mai un passo indietro”.
Clara Statello
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