Bollette raddoppiano. Nessun partito ha nulla da dire a Cingolani?

Il ministro delle Lobby, Roberto Cingolani, annuncia candidamente che le bollette della luce aumenteranno del 40%.

Il tono è quello del conduttore delle previsioni del tempo. Come c’è l’anticiclone delle Azzorre o lo scirocco africano, c’è l’aumento delle bollette. Per il ministro è così. L’economia è una fatto naturale, allo stesso modo la perdita del potere d’acquisto delle famiglie italiane, l’impoverimento e la disoccupazione sono come delle disgrazie metereologiche.

Ovviamente le cose non stanno così.

L’economia è frutto di scelte politiche. Ma nel mondo neoliberale di cui Mario Draghi è il massimo esponente internazionale, le scelte politiche devono essere occultate e trasformate in fenomeni naturali.

Allo stesso modo i partiti possono essere accettati nel consorzio umano solo se accettano questa naturalizzazione dell’economia, insieme ai privilegi di classe dei più ricchi e alle diseguaglianze sociali.

A loro è consentito al massimo recitare qualche formula rituale in tv, che nella realtà ha lo stesso valore dei balli della pioggia degli indiani d’America.

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