Fallimento vaccini mRna. Interrogazione in Parlamento chiede la "sospensione" vaccinazione Pfizer e Moderna

03 Gennaio 2022 16:00 La Redazione de l'AntiDiplomatico

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Collassa in modo miserrimo la propaganda dei “migliori” e la gestione della pandemia mostra i suoi lati più tragicomici, con un decreto a settimana e la popolazione sbandata tra una fila per un booster, un tampone e la comunicazione grottesca del governo Draghi. Nonostante il collasso evidente, i protagonisti, come nel più catastrofico dei romanzi distopici, proseguono, anzi raddoppiano: vaccinare tutti e tre, quattro, cinque… con i sieri (quelli Mrna di Big Pharma) risultati i meno sicuri ed efficaci. Ma, purtroppo, sono gli unici che l'Italia, semi-colonia di Usa e UE, ha la libertà di poter offrire ai propri cittadini.

Avrebbe dovuto fare molto scalpore e invece ha avuto scarso risalto la dichiarazione - in un'intervista al quotidiano elvetico in lingua tedesca 'Blick', della responsabile Pfizer per la Svizzera, Sabine Bruckner, secondo la quale la casa farmaceutica avrà pronto un vaccino adatto per la variante Omicron (dominante) solo in primavera. Se a questo si aggiunge come le notizie confortanti dal Sud Africa, Israele e diversi studi scientifici delle più prestigiose riviste scientifiche del mondo dimostrano come oggi la lotta sia tra chi vuole mantenere in piedi la pandemia per scopi politici e chi no. Essendo una battaglia politica è con grande risalto che diamo notizia di un'importante interrogazione depositata proprio oggi dall'onorevole Sapia (Alternativa) che chiede al governo testualmente: "se non ritengano utile sospendere la somministrazione dei vaccini ora in uso e ripensare integralmente la strategia di contenimento del virus, anche rinunciando al cosiddetto Green Pass".

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

presentata dall'On. FRANCESCO SAPIA il 03/01/2022 14:19

Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute - Per sapere - premesso che:

il 22 luglio scorso, il Presidente del Consiglio dei Ministri, professor Mario Draghi, ha dichiarato: «Il Green Pass è una misura con cui gli italiani possono continuare a esercitare le loro attività, a divertirsi, andare al ristorante, a partecipare a spettacoli all’aperto, al chiuso, con la garanzia, però, di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose»;

tale affermazione si è poi rivelata priva di fondamento, alla luce dei dati disponibili;

secondo quanto, con riferimento a dati epidemiologici ivi specificati, esposto dal dottor Claudio Giorlandino – direttore scientifico di Altamedica – in una puntata del novembre scorso della trasmissione di La7 L’Aria che Tira, dallo scorso luglio i contagi da nuovo coronavirus sono risaliti, eppure poco prima, ha precisato lo stesso Giorlandino, l’Italia stava uscendo dall’ondata virale;

la campagna vaccinale anti-Covid era iniziata in Italia tra il dicembre 2020 e il gennaio 2021, con l’ iniziale somministrazione dell’unico vaccino allora approvato, nella fattispecie del tipo a mRna, ai soggetti più esposti nei vari ambiti sanitari;

poi la campagna vaccinale è andata avanti con un programma di tutela dei soggetti in età avanzata e fragili, dopo con la parallela somministrazione, estesa alle altre categorie individuate, anche dei vaccini intanto approvati, due a vettore virale e un secondo ad mRna;

in corso di prosecuzione della campagna in predicato, è emerso che nelle fasce di età giovani l’ utilizzo di vaccino a vettore virale poteva comportare problemi e/o rischi di salute e, dopo programmazioni e informazioni al riguardo contrastanti, si è fatto ricorso perlopiù a vaccini del tipo ad mRna, fino all’introduzione del Green Pass per la piena, libera circolazione dei vaccinati, in seguito riducendone la validità e differenziando detta certificazione, con distinti gradi di libertà, sulla scorta di negatività a tampone e sulla base dello stato di vaccinazione individuale;

sull’Ansa on line è pubblico un articolo del 28 dicembre scorso in cui si dà notizia di cinque lavori scientifici, apparsi sulla rivista Nature e condotti da David Ho della Columbia University di New York, su tutti i vaccini in uso, nonché sugli anticorpi monoclonali usati come terapia anti-Covid;

[...]

nelle ultime settimane si è registrata un’impennata dei contagi, sino a quasi 100 mila casi giornalieri;

in Israele è stata sospesa la somministrazione della quarta dose in rapporto alla prima valutazione dei dati sul comportamento della variante Omicron e sulla relativa, minore protezione fornita dai vaccini disponibili –:

se non ritengano utile sospendere la somministrazione dei vaccini ora in uso e ripensare integralmente la strategia di contenimento del virus, anche rinunciando al cosiddetto Green Pass.

Presentatore On. FRANCESCO SAPIA

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