Perché 'Controcorrente' ha tagliato il reportage di Maurizio Vezzosi da Mariupol?

24 Aprile 2022 18:36 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Nell’edizione di ieri della trasmissione Controcorrente è andato in onda un reportage è andato in onda un reportage da Mariupol del giornalista Maurizio Vezzosi. Però il lavoro sul campo del giornalista italiano è stato tagliato dalla redazione programma, come comunica Vezzosi stesso tramite il suo canale Telegram.

Questo è quanto scrive Vezzosi: «Per completezza, e per rispetto degli intervistati, riporto di seguito la trascrizione completa delle due interviste. La palazzina che nel video si trova alle mie spalle è stata distrutta il 9 maggio del 2014 e rimasta in rovine fino ad oggi: l'episodio di quel giorno viene ricordato come la strage di Mariupol, una delle numerose stragi consumatesi all'alba del conflitto del Donbass.

“Questa era la sede cittadina del ministero dell'interno, della polizia:
il 9 maggio del 2014 le persone si era radunata per celebrare il giorno della vittoria. Questi poliziotti si sono rifiutati di schierarsi contro la gente: hanno mandato i carrarmati, i fascisti, ed hanno distrutto l'edificio con la gente dentro. I corpi carbonizzati venivano rosicchiati dai topi...
Poi hanno portato via quaranta sacchi con i cadaveri.”

“Il 9 maggio, ogni anno, soprattutto gli anziani celebrano il giorno della vittoria sul fascismo.
Il governo di Kiev ha tentato di vietare questi festeggiamenti, ed ha dato alla polizia l'ordine di interromperli. La polizia di Mariupol si era rifiutata. Un deputato del parlamento, Oleg Leshgò, ha dato l'ordine di attaccare questo edificio; sono arrivati due carrarmati ed hanno cominciato a colpirlo. Dentro c'erano i poliziotti che avevano rifiutato di arrestare i partecipanti alle celebrazioni del 9 maggio, vittoria pagata con il sangue dei nostri nonni. Non riesco a parlarne più…”».

Perché la redazione di Controcorrente ha deciso di tagliare proprio queste due testimonianze molto significative? A nostro avviso il motivo è chiaro: si tratta di testimonianza che fanno riflettere circa i motivi che hanno condotto alla situazione attuale, con la Russia intervenuta con la sua operazione militare per smilitarizzare e denazificare il regime di Kiev, e proteggere le popolazioni del Donbass sotto attacco dello Stato ucraino.

La parola d’ordine in questa fase è di non disturbare in nessun modo la propaganda bellica della NATO che spadroneggia nei nostri media. Per questo ogni voce scomoda e dissonante viene ridotta al silenzio.

Le più recenti da IN PRIMO PIANO

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa