Festa scudetto, Giulio Tarro: "Quando lo dicevo io ero 'negazionista'. Ora ci arriva anche la 'scienza ufficiale'"

05 Maggio 2021 10:19 Francesco Santoianni

50.000 tifosi interisti (senza mascherina) in Piazza Duomo a Milano a festeggiare la vittoria del Campionato. Eppure, stranamente – al di là dei soliti Locatelli, Pregliasco, Galli… che pronosticano ecatombi - i media mainstream a cominciare da Corriere della Sera e Repubblica) scoprono ora che il rischio contagio Covid all’aperto è praticamente irrilevante; teoria che si direbbe sposata anche, addirittura, da Burioni (“Dico ai tifosi dell’Inter che stanno festeggiando lo scudetto di stare particolarmente attenti se stanno al chiuso”). Ovviamente si rimangeranno tutto a fine estate quando bisognerà additare la movida come responsabile della imminente “quarta ondata”.

Ma è un dato sul quale riflettere.

Su questo e su altro ne abbiamo parlato con il Prof. Giulio Tarro, tra l’altro, autore dell’attuale best seller “Emergenza Covid: Dal lockdown alla vaccinazione di massa. Cosa, invece, si sarebbe potuto - e si può ancora – fare”.

<<Quando nel giugno di un anno denunciavo i deliri di ineffabili “esperti” che avevano definito “sciagurati” i tifosi del Napoli accalcati per tutta la notte a festeggiare la vittoria della Coppa Italia, nonostante non fu registrato a Napoli alcun aumento dei contagiati, per settimane fui definito, addirittura un “negazionista”. Oggi, dopo l’esperimento in una discoteca di Amsterdam e in un'altra di Liverpool, anche la “scienza ufficiale”, a denti stretti, è costretta ad ammettere che questa storia del contagio in nome della quale ci hanno chiuso per un anno e mezzo non si regge in piedi.>>

Qualche “esperto” arriva a dire che è tutto merito di una sorta di “effetto gregge” determinato dalle vaccinazioni. E' possibile?

<<Ma quale effetto gregge? quali vaccinazioni? In Texas dove sono già state revocate tutte le restrizioni anti Covid e dove gli stadi sono pieni, i vaccinati sono appena il 22% della popolazione; stessa cosa in Russia (copertura vaccinale intorno al 10%) e in tanti altri paesi, dove rendendosi conto che il virus è destinato a restare endemico nella popolazione, invece di insistere con fallimentari misure quali lockdown, mascherine e chiusure, hanno riaperto tutto concentrando le energie sulla protezione delle categorie a rischio e sulla medicina domiciliare. Sarebbe il caso, quindi, invertire l’attuale gestione dell’emergenza Covid anche qui da noi. E a tal riguardo ho già prospettato alcune iniziative da intraprendere.>>

Invece in Italia…

<<Invece in Italia si arriva a ripristinare l’incredibile direttiva “vigile attesa e Tachipirina” che, si badi bene, dopo la sua sospensiva da parte del Tar, era stata già condannata da un voto al Senato ma che poi è stata imposta di nuovo da un davvero vergognoso ricorso al Consiglio di Stato da parte del Ministero della Salute e dell’Aifa. Da questo punto di vista mi fa davvero piacere la manifestazione di tanti medici, già impegnati a prestare cure domiciliari ai loro pazienti Covid, che si terrà a Roma l’otto maggio.>>

Intanto prosegue la campagna vaccinale...

<<Come ho già detto, non solo ritengo opportuna la vaccinazione per le categorie a rischio Covid come gli anziani, ma che io stesso rientrando in questa categoria sto per vaccinarmi. Quello che ritengo invece assurdo è che, in nome di una immunità di gregge impossibile ad ottenersi con gli attuali vaccini si pretende di vaccinare, contro una infezione asintomatica nel 95% dei casi, tutta la popolazione (inclusi i bambini) esponendola così ad inutili rischi.>>

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