Leggo nel rapporto "Migrantes" che nel 2014 più di 40.000 stranieri sono giunti in Italia. Bisogna fare qualcosa contro le invasioni massicce di stranieri in paesi in cui questi sono mal tollerati, come ad esempio gli oltre 60.000 italiani che, sempre nel 2014, sono emigrati in Inghilterra.

Detto questo, mi sembra che il sistema che stiamo usando per i profughi e i rifugiati stia creando bombe a orologeria che prima o poi esploderanno.

Il sistema di accoglienza prevede che i rifugiati siano "affidati" a cooperative, che ovviamente traggono sostentamento da questa attività e che in futuro avranno bisogno di occuparsi di rifugiati per continuare la propria attività. Il modo migliore per la cooperativa di occuparsi dei rifugiati è metterli tutti nello stesso posto. Un albergo, una struttura con mensa, un centro, diventano così un luogo chiuso in cui relegare gli stranieri e impedire loro di avere rapporti quotidiani con la popolazione. Questo permette di controllare meglio gli stranieri e di evitare che gli italiani notino troppo la loro presenza.

Ma non permette nessun tipo di "integrazione", per quanto io non ami particolarmente questo termine. L'idea di provvisorietà in questo paese è sempre stata elastica, ma le situazioni provvisorie hanno bisogno di un termine preciso per poter funzionare oppure hanno necessità di revisione nel caso in cui alcune situazioni comincino a diventare permanenti.

Per ora ci si limita a sistemare i migranti in luoghi meno accoglienti che più, a tentare una cernita per stabilire chi tra di loro ha diritto allo status di rifugiato e a sperare che se ne vadano il prima possibile (anche se alcune leggi poco intelligenti, volute in primis dalla Lega, impediscono le partenze più che facilitarle...) con comuni di pochi abitanti che si vedono assegnare centinaia di stranieri e comuni popolatissimi che li rifiutano.

Resta il dato di fondo: dagli anni '70, con tutti gli allarmi di ingresso di stranieri che si lanciano quotidianamente, questo paese ha sempre lo stesso numero di abitanti. Mettetevi il cuore in pace, diventeremo meticci nel giro di qualche decennio, chissà che nel frattempo abbiamo imparato a individuare i problemi veri e non le paturnie elettorali di partiti senza proposte.

*Post Facebook del 22 maggio 2016