Segue l'analisi di Danielle Ryan scrittrice freelance irlandese. I suoi lavori sono apparsi su Salon, The Nation, Rethinking Russia, teleSUR, RBTH, The Calvert Journal e altri. Seguila su Twitter @DanielleRyanJ
Per sperimentare, basta che semplicemente su Google, si inserisca la frase "condemns US sanctions-'condanna le sanzioni statunitensi'" (con le virgolette) e si verrà a conoscenza presto da più fonti di informazione tradizionali che Corea del Nord, Iran, Venezuela, Cuba e Russia non sono grandi fan delle sanzioni statunitensi. È una narrazione semplice e senza complicazioni: Washington punisce i "cattivi" e i cattivi si lamentano di ciò.
Sembra che Google sappia di meno del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, che ha espressamente condannato le sanzioni statunitensi sul Venezuela, affermando che "stanno colpendo in modo sproporzionato i poveri e le classi più vulnerabili".
I singoli esperti ed economisti delle Nazioni Unite che hanno parlato degli effetti fatali delle sanzioni sui civili non sono nemmeno al centro della copertura sul web. Attivando tutti i principali canali di informazione statunitensi la situazione è ancora peggiore, poiché i cosiddetti analisti continuano a tifare oltremodo per il cambio di regime attraverso le onde radio.
L'ultima figura di alto profilo a parlare contro la guerra economica degli Stati Uniti è Idriss Jazairy, relatore delle Nazioni Unite sulle sanzioni e i diritti umani. Non minando le sue parole, ha denunciato il "cambio di regime americano attraverso misure economiche". Tale strangolamento economico, ha avvertito, porta direttamente alla "negazione dei diritti umani fondamentali" e "non è mai stata una pratica accettata delle relazioni internazionali".
Si potrebbe pensare che tali commenti possano suscitare l'interesse dei giornalisti, che sono (presumibilmente) preoccupati dei diritti umani dei venezuelani. Non sembra Nessun importante media americano ha raccolto la dichiarazione di Jazairy.
UN comes out (again) to formally condemn the US sanctions on Venezuela (and Cuba and Iran) as "precipitate man-made humanitarian catastrophes of unprecedented proportions".
— Alan MacLeod (@AlanRMacLeod) 7 maggio 2019
This SHOULD be worldwide frontpage news. But I'm not holding my breath.https://t.co/Jn6g2fvxRz pic.twitter.com/LBq7Bhkov3
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