"I due emissari di Putin". Per la vittoria del SI la Stampa raschia davvero il fondo del barile


di Francesco Santoianni

Si raschia il fondo del barile nell’articolo de La Stampa “L’abbraccio dei Cinquestelle con i due emissari di Putin”, il “sequel” di un altro di qualche giorno fa (“La propaganda russa all’offensiva anti-Renzi. E il web grillino rilancia”) per il quale avevamo già sprecato qualche riga di commento pur restando in trepidante attesa per le “prove” che avrebbero dovuto attestare l’asservimento del Movimento Cinque Stelle a Putin.


Ce le fornisce (si fa per dire) questo nuovo articolo che, dopo una apologia del congelamento dei conti di Russia Today in Inghilterra (un episodio che riteniamo non abbia precedenti nella recente storia del giornalismo) europeo così le elenca:

  1. Tale Sergei Zheleznyak , vicepresidente della Duma russa, incontra in più occasioni “i deputati del M5S più addentro al dossier-Putin”. Una domanda: che cos’è il “dossier Putin”? La Stampa non lo rivela ma riporta dettagliatamente quello che uno dei deputati Cinque Stelle (invitato da Sergei Zheleznyak) ha pronunciato alla Duma. Tutti concetti (la russofobia imperante alimentata dai media, la dilagante estensione della NATO...) che potete leggere non solo negli atti parlamentari dei Cinque Stelle ma su innumerevoli Gruppi Facebook “grillini”. E allora? Perché mai i Cinque Stelle davanti al Parlamento russo avrebbero dovuto dire qualcosa di diverso? La Stampa non lo spiega. Ma andiamo avanti.

  2. Questo Sergei Zheleznyak sarebbe stato anni addietro un “alto manager di News Outdoor Group, il più grande gruppo di raccolta pubblicitaria dell’Est Europa, con sedi a Mosca e Varsavia, un colosso che può far vivere o morire molti siti. E Allora? Perché mai questo, secondo La Stampa, sarebbe un “particolare non trascurabile”? E perché mai quello che Zheleznyak aveva dichiarato al «Guardian» (“la Russia deve accrescere la sua sovranità digitale indirizzando la crescita di Facebook e Twitter” sarebbe, secondo La Stampa, “la propaganda negativa”? Quale sarebbe la “propaganda positiva” secondo La Stampa? E, a proposito di misteri, perché La Stampa non dice che Andrey Klimov, spacciato come un tenebroso uomo “che sta facendo da sponda tra Russia e mondo-M5S” altri non è che il vice presidente della Commissione Esteri del Consiglio della Federazione della Russia, relatore, tra gli altri, alla conferenza “Il nuovo mondo con i BRICS”, promossa dal Movimento 5 Stelle?

  3. Altra perla dell’articolo: “Il Movimento cinque stelle, affascinato dal mito dell’uomo forte, ma costruito sulla teoria delle reti, abbraccia quasi naturalmente Zheleznyak.” L’obolo per questo presunto servaggio? “Russia Today riserva grandi interviste ai cinque stelle (anche a Di Battista, servizio trionfale su Rt in lingua spagnola)”. Di “grandi interviste” (come quelle in ginocchio alle quali ci hanno abituato i giornali italiani) ai Cinque Stelle non ne abbiamo mai viste. Ma poi cos’è questa storia dell’intervista in spagnolo? Per osannare un parlamentare italiano lo si va a fare su un sito in lingua spagnola?

  4. Comica finale: internettari grillini che su Facebook riprendono anche articoli di Sputnik (versione italiana di Russia Today) così intitolati: «Renzi, cameriere di Europa e Usa», «Sanzioni, voce agli imprenditori messi in ginocchio da Renzi», «Renzi china la testa agli Usa», «Vertice di Ventotene, tutto fumo e niente arrosto?»... Ma questo cosa prova? E, in nome di Dio, cosa proverebbe l’articolo citato da La Stampa «Le déficit de l’économie italienne peut être le début de la fin de l’Ue”, pubblicato sull’edizione in francese di Sputnik, considerando che in Francia non esiste il Movimento Cinque Stelle?

Ci sarebbe da sghignazzare davanti ad un articolo che accusa di asservimento a Putin chiunque osi protestare contro le infamie dei burattini dell’Unione Europea e magari sarebbe il caso di ricordare gli stanziamenti (ovviamente, soldi nostri!) che l’Unione Europea sta erogando a chiunque parli male di Putin. Ma, forse, questo significherebbe dare troppa importanza a questo articolo fatto di nulla. Ma che si conclude con una velenosa calunnia: “lantidiplomatico.it, che si distingue per il suo sostegno a Putin, Assad e Trump.”


Una querela per diffamazione? Chissà. Intanto continuate a seguirci.

Francesco Santoianni

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