L' “Armada” perduta, Yeonmi Park, Hyeonseo Lee e tutte le esilaranti bufale sulla Corea del Nord


"Ma perchè? Ci sono borse di Chanel nella Corea del Nord?” comincia a franare con questa domanda – posta dalla giornalista investigativa Mary Ann Jolley - la leggenda di Yeonmi Park, sedicente vittima del regime della Corea del Nord e protagonista di incredibili avventure che, attraversando deserti fiumi e montagne, sfuggendo da stupratori e satrapi del regime di Pyongyang, l'hanno portata al ruolo di Star televisiva, suggellato dall'abbraccio di Hillary Clinton. E dire che quell'intervista di Mary Ann Jolley risale al lontano 2014. Da allora le assurdità, le contraddizioni, le incongruenze raccontate da Yeonmi Park nel suo libro e nelle sue innumerevoli conferenze si sono moltiplicate a dismisura determinando, addirittura, la nascita di un affollato forum di discussione sulle bufale che costellano il Culto di Yeonmi Park.

Culto in concorrenza - ma basato su altrettanto evidenti bufale - con quello di Hyeonseo Lee - altra leggendaria ragazza nordcoreana, star della Libertà, oggi in Italia, e intervistata in ginocchio dal celeberrimo blogger Saverio Tommasi. E così - mentre sedicenti debunker vanificano le ricerche in Italia sulle bufale propagate da queste eroine con articoli come questo che “smentiscono” i loro contraltari - va avanti a pieno regime la campagna mediatica contro la Corea del Nord.



Ma perché, proprio in questi giorni, la si sta raffigurando come un mostruoso Stato Canaglia da abbattere? Non certo per i test missilistici, che vanno avanti da anni. Una spiegazione (suggerita da questo convincente post) è l'esigenza di neutralizzare le proteste nella Corea del Sud (un milione di persone in piazza) che hanno portato alla defenestrazione di Park Geun-hye e all'emergere del progressista Moon Jae-in (fautore del dialogo con la Corea del Nord e contrario alla ventilata installazione di armi nucleari USA). Bisogna , quindi, paventare una guerra a Pyongyang per imporre un ancora più feroce stato di polizia nella Corea del Sud.

E, visto che ci siamo, deliziare pure l'opinione pubblica mondiale con la bufala della flotta militare USA (l'”Invincibile Armada”, secondo Trump) che per una “miscommunication tra Pentagono e Casa Bianca”, invece di avvicinarsi alla Corea del Nord , è finita davanti alle coste australiane. Ma sul perché di questo sbalorditivo episodio sarà il caso di soffermarsi un'altra volta.
Intanto, se ve lo siete perso, date una occhiata a questo video


Francesco Santoianni

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