"5000". "4000". "1000". Ah no "500" scusate: basta questa domanda a mandare in crisi il Pentagono sulla Siria


Vale la pena di dare una occhiata al video che abbiamo postato qui sotto (sintetizzando con sottotitoli in Italiano le frasi più salienti).


È la conferenza stampa tenuta al Pentagono dal supergenerale James Jarrard al quale un giornalista ha posto una semplice domanda: “Quanti sono i nostri soldati in Siria e in Iraq?”

“In Siria sono presenti 5000, no scusate 4000 soldati statunitensi.”

Il giornalista gli fa notare che la cifra ufficiale è 1000. Anzi, secondo altre fonti governative sarebbero 500.


Il supergenerale non risponde per lunghi minuti di silenzio (pietosamente eliminati nel video del Washington Post). Poi risponde: “Ah.. si. Ho sbagliato: ce ne sono 500”



Gli viene in soccorso il portavoce del Pentagono, Eric Pahon; “Credo che i soldati USA in Siria siano 1000” Passa un po’ di tempo e, avuta la segnalazione di un suo assistente, Pahon si corregge: “Anzi… sono 503 soldati in Siria e 5262 in Iraq”

Risate generali.

Perché questo surreale balletto di cifre? Una spiegazione potrebbe essere il marasma che sta dominando il governo Trump nella faida che lo contrappone al Pentagono. Marasma attestato anche da una domanda posta da un gruppo di senatori USA: “Ma che ci facevano in Nigeria quattro soldati USA uccisi in una imboscata”.

Senatori che solo in questi giorni hanno potuto sapere della presenza in Nigeria di mille soldati statunitensi.

Senatori rimasti “sbalorditi”, come afferma candidamente la CNN.

F.S.

(testo tratto da un post Facebook di Roberta Rivolta)

Le più recenti da I media alla guerra

On Fire

F-16, "bersagli legittimi" e NATO. Cosa ha detto (veramente) Vladimir Putin

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomaticoIl presidente russo Vladimir Putin ha visitato il 344esimo Centro Statale Addestramento e Riqualificazione del personale dell'aviazione militare del Ministero...

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa