Avvisate i "paladini anti bufale", il Sole 24 Ore ha già mostrato da dove nascono le Fake news in Italia


di Francesco Santoianni


Tutti in Italia si sono, giustamente, scandalizzati per il giornalista picchiato a sangue per aver fatto il suo lavoro. Ma quasi nessuno in Italia: nessun giornale, nessuna TV, nessun partito governativo ha espresso solidarietà ad un giornalista de Il Sole-24 Ore che, indagando sui conti della Banca Popolare di Vicenza ha scoperto che i nostri servizi segreti hanno sul loro libro paga, star della TV, registi, operatori dell’informazione e “fumettisti vicini al mondo dei centri sociali”.





In altri paesi, come in Germania, sarebbe scoppiato uno scandalo e il coraggioso giornalista sarebbe stato premiato. Nell’Italia di Renzi e della Boldrini, nulla di tutto questo. Silenzio assoluto sulla notizia e al giornalista, incriminato per violazione del segreto di Stato, sequestrati computer, appunti, cellulare …. tutti gli strumenti del suo lavoro.

Intanto, impazza su tutte le TV la crociata contro le cosiddette Fake News. Notizie false imposte da Putin e da Grillo per condizionare, addirittura, le prossime elezioni. Dei giornalisti e delle star della TV pagate dai nostri servizi segreti, nessuno ne parla.

E visto che ci siete, votale la Migliore Bufala dell’Anno:



PS Su Twitter e altri social mi sono stati sferrati volgari attacchi per aver osato tradurre il termine “fumettisti vicini al mondo dei centri sociali” riportato nell’articolo del Il Sole 24 Ore, in “fumettisti apologeti delle milizie curde”. Questo nasce - oltre che da una dichiarazione rilasciata sul sito Contropiano da un fumettista che, pur non nominato da Il Sole 24 Ore, si è sentito in dovere di smentire ogni suo coinvolgimento - da una mia personale opinione su in cosa l’operato (in moltissimi casi, apprezzabile) “dei centri sociali” possa essere premiato dai nostrani servizi di sicurezza.
L’unico elemento che mi è venuto in mente è stato l’acritico sostegno all’operato di alcune milizie curde che, sempre di più, si stanno rivelando quinte colonne degli USA e dell’imperialismo; considerazione, tra l’altro, da me già espressa in numerosi articoli e che, quindi, ho inserito nel videoclip e nell’articolo a supporto di questo. Essendo – per il momento- solo una mia supposizione e considerato il davvero irritante vespaio di polemiche che ha suscitato, ho deciso, comunque, di correggere l’articolo di cui sopra rimettendo l’originale dicitura riportata su Il Sole 24 ore e rimuovere il video per rielaborarlo alla luce delle considerazioni espresse. Sempre in attesa dei nuovi sviluppi rispetto lo scoop di Nicola Borzi.

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