“Venezuela: 250 mila ostie per i fedeli ridotti alla fame. Arriva l’aiuto della Colombia”. La pubblicazione, il primo aprile, di questo articolo aveva lasciato ben sperare in un Pesce d’Aprile del Corriere della Sera, forse per emendarsi delle sue periodiche incredibili bufale (si veda, ad esempio qui o qui). Così non è. E questa davvero incredibile “notizia” - ufficializzata dal sito dell’Ufficio Stampa del Vaticano – è stata presa come Vangelo dalla stragrande maggioranza dei media, lasciando intravedere milioni di venezuelani che, pur di poter finalmente mangiare, affollano le chiese per farsi la Comunione e, quindi, cibarsi di ostie.

Ma come stanno davvero le cose? Intanto, va detto che questa bufala non è affatto nuova: la raccontava, già nel 2013, uno dei siti più faziosamente ostili al governo Maduro. La “novità di quest’anno consiste, comunque, nella fotografia che correda tutti gli articoli e che raffigura Víctor Manuel Ochoa Cadavid che “dona” le ostie alla Chiesa venezuelana. Ma chi è costui?

Ipereazionario Vescovo di Cúcuta (lo stato colombiano che confina con il Venezuela) Ochoa Cadavid è da anni sulle prime pagine dei giornali per la sua difesa dei “diritti umani”. Ovviamente non dei colombiani (che pure ne avrebbero bisogno), ma dei venezuelani; venezuelani colpiti, ovviamente, non già dalle feroci sanzioni imposte dagli USA e dall’Unione Europea ma dal “regime di Maduro” che il popolo del Venezuela, misteriosamente, continua a votare.

Ancora più sospetta è poi la “donazione” delle ostie, raffigurata nella foto, che avviene senza che ci sia nessun prelato a riceverle, nemmeno un sacerdote. Davvero significativo che la Chiesa venezuelana (nelle sue gerarchie ostile al governo Maduro) abbia snobbato una cerimonia che avrebbe dovuto essere così importante e che non l’abbia riportata in nessuno dei suoi siti (non ne troviamo traccia nemmeno in questo). Eppure si trattava di ben 250.000 ostie.

Certo, 250.000 ostie avanzate dalle 700.000 accantonate in Colombia per la recente visita del Papa e messe per la consegna in sacchi della spazzatura. Non ci meravigliamo, quindi, che questo “dono” si sia trasformato in “notizia” per media come Il Corriere della Sera .

Francesco Santoianni

P.s. Quando scriverà il Corriere della Sera dei 6 milioni (6 MILIONI!) di disperati profughi colombiani accolti con gli stessi diritti sociali in Venezuela dalla rivoluzione bolivariana negli ultimi anni?