Perché alcuni giornalisti invocano l'intervento esterno per rovesciare il governo Conte?



Di giornalisti italiani diventati, alla chetichella, “quinte colonne” di potenze straniere, da Mussolini in poi, sono pieni i libri di Storia e le cronache. Davvero inconsueto, invece, che un giornalista italiano si rivolga apertamente a loro per chiedere di far cadere un governo liberamente eletto dal popolo italiano. Come altro interpretare questo tweet (qui anche il suo screenshot), scritto da uno dei più blasonati giornalisti de “La Stampa” (già distintosi per iniziative come questa), che chiede all’”Europa, ai “mercati”, alle “banche” a “Soros” di “fare presto” nel buttare giù il Governo Conte?



Fosse già operante la strampalata “Commissione parlamentare contro l’istigazione all'odio sulla Rete”, proposta dalla senatrice Liliana Segre (nell’immagine dell’articolo di Repubblica fotografata chissà perché in compagnia della sorosiana Emma Bonino) o strutture di rappresentanza del Giornalismo degne di questo nome, avremmo a chi segnalare la cosa. Ci limitiamo, quindi, a segnalarla ai nostri lettori.



Francesco Santoianni

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