Tutti – “a sinistra” – a commuoversi per il “Bella Ciao” cantato dai neo-commissari “socialisti” dell’Unione Europea e/o ad attaccare la Meloni che li accusa di “bolscevismo”. Ma pochi sanno che questa canzone (nata nel 1952 e, quindi, mai cantata dai partigiani) fu imposta da Togliatti per soppiantare “Fischia il vento”, canzone che scandì la lotta italiana di Liberazione ma che inneggiando al “sol dell’avvenire” e alla “rossa bandiera” mal si prestava a quella collaborazione di classe che il PCI, già allora, dettava.
Si diffonde così “Bella Ciao” usata oggi come esorcismo per un non meglio identificato “antifascismo”; unico “valore” di una “sinistra” condannata all’estinzione. Che arriverà, temiamo, ben presto: quando l’Unione Europea e i suoi “commissari socialisti” ci spenneranno vivi.
Francesco Santoianni
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