Dopo tante interviste che si sono rivelate profetiche sullo stato dell'arte emergenza Covid, come AntiDiplomatico siamo molto orgogliosi di pubblicizzare l'uscita del nuovo libro del Prof. Giulio Tarro: "COVID. Il Virus della paura".
di Francesco Santoianni
Deve essere una bella soddisfazione sentire tanti che - sulla scia di quanto dichiarato, qualche giorno fa in TV dal prof. Zangrillo - stanno ora proclamando quello che lei sta dichiarando da mesi; e cioè la scomparsa del Covid19 con l’approssimarsi dell’estate.
G.T. : Sarei molto più soddisfatto se i tanti che, implicitamente, ora mi danno ragione, ammettessero anche che – mi si perdoni la vanità, come dicevo io a marzo - gli italiani contagiati da Sars-Cov-2 erano già milioni e non le poche migliaia che annunciava il Governo. Se lo ammettessero, sconfessando quello che essi supinamente accettavano, forse, potrebbero dare un’altra spiegazione dello spegnersi dell’epidemia; e cioè che il virus non trova più persone da infettare, risultando queste immunizzate.
Eppure l’Istituto superiore di Sanità sostiene che ci sarà una seconda ondata in autunno e che non è un’ipotesi ma una certezza.
G.T. Intanto vorrei chiedere ai dirigenti di questo Istituto in quale cassetto è scomparso lo studio epidemiologico che essi avevano commissionato, e difeso, il 30 aprile, in conferenza stampa, che tra le varie ipotesi, prospettava, per giugno, 151mila ricoveri in terapia intensiva. Poi sarebbe il caso di chiarire cosa si intenda per “seconda ondata in autunno”. L’ipotesi che, in autunno, ci sarà qualche, sporadico, nuovo caso di infezione da Sars-Cov-2 è certamente plausibile; ma, se pure ci sarà, e se pure si evolvesse in COVID, potrebbe essere tranquillamente affrontato con le terapie che oggi, a differenza di qualche mese fa, conosciamo. Nonostante ciò, a differenza di quanto sta avvenendo in molti altri paesi dove si sta puntando ad un rapido ripristino della piena normalità, in Italia si continua a farneticare di un “catastrofico ritorno dell’epidemia”. E così, dopo gli ombrelloni aperti distanziati quattro metri e mezzo, hanno già deciso nuove “misure profilattiche” - ovviamente, insensate dal punto di vista sanitario - come l’obbligo della vaccinazione antiinfluenzale o della mascherina a scuola.
E perché, secondo lei?
G.T. I motivi per cui lo stato di emergenza, nonostante la fine dell’epidemia durerà ancora a lungo nel nostro paese, li ho approfonditi nel mio libro “COVID: il virus della paura”; qui solo poche parole.
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