Studio per l'OMS di Ioannidis (Prof. di Standford): tasso di letalità del Covid simile alle normali influenze. Sotto i 70 anni solo 1 decesso su 2000


di Francesco Santoianni


“Negazionista” anche Ioannidis? John Ioannidis, professore di Epidemiologia e Salute della popolazione all’università di Stanford, uno dei massimi esperti mondiali di analisi dei dati in medicina. È suo il recente studio pubblicato sul Bollettino dell’OMS (bollato incredibilmente come "controverso" dall'AGI unico a darne notizia in Italia!) che attesta che il tasso di letalità del virus SARS-Cov-2 è, sostanzialmente uguale a quello degli annuali virus influenzali.

Per le persone sotto i 70 anni sarebbe dello 0,05% - con un decesso ogni 2000 contagiati - secondo le stime dello scienziato greco che insegna in una delle Università più prestigiose al mondo e che ha effettuato 61 ricerche in diverse aree del mondo. E' bene ricordare che il tasso di letalità della normale influenza è complessivamente dello 0,1%. Per quel che riguarda gli ultra-settantenni, Ioannidis non ha offerto una stima ufficiale ma indicato che si aggiri intorno allo 0,25 per cento.


E di dichiarazioni simili, espresse da altri luminari della medicina (non i personaggi che popolano i talk show) ne potremmo citare a decine. Ma servirebbe a qualcosa?


“Per chi ha paura, tutto fruscia” declamava Sofocle. E i milioni di ipocondriaci creati dalla terroristica emergenza Covid non li schiodi dalla loro malattia (perché l’Ipocondria è una malattia, non un’opinione) con in ragionamenti. Inutile sperare che si ravvedano.


L’unica speranza è una scossa dal basso, dai tanti lavoratori ridotti alla fame, i genitori esasperati dalla chiusura di una Scuola per la quale si sono già spesi due miliardi di euro, i giovani additati come responsabili di un “aumento dei contagi” (determinato solo dall’enorme numero di tamponi che oggi attestano la “positività anche davanti rimasugli di virus), i malati che non sanno più dove curarsi… Sono questi l’unica forza che può ribaltare una fallimentare gestione dell’emergenza fatta di minacce e terrorizzanti “notizie” (come l’aumento dei “morti per Covid”, deceduti, verosimilmente, per tutt’altre cause). Sono questi l’unica forza.


Giorni fa, in Campania una manifestazione (che, finalmente, non si limitava a chiedere sussidi) ha costretto il Governatore De Luca a rimangiarsi la chiusura delle scuole. Di questa prima “vittoria”, che potrebbe essere segnare la nascita di un consapevole movimento, i media non ne hanno parlato. Né si sono degnati di chiedere a De Luca su quali basi scientifiche si basava la sua decisione di chiudere le scuole e poi di riaprirle.

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