Nuova Faq AIFA sui vaccini: se questa è scienza...

22 Gennaio 2021 18:00 Francesco Santoianni

Covid-follie. Adesso e solo adesso (dopo che ad un milione e mezzo di Italiani è stata inoculata la prima dose e a 36.358 la seconda dose) l’Aifa pretende che la seconda dose di vaccino sia somministrato solo a coloro che non risultano infettati dal Sars-Cov-2. E perché? Perché, secondo l’Aifa “Nel caso di infezione da SARS-CoV-2 dopo la prima dose di vaccino, l'infezione stessa rappresenta un potente stimolo per il sistema immunitario che si somma a quello fornito dalla prima dose di vaccino.”

Ma davvero è così? Quello che si sta registrando, ad esempio, in Israele e all’ospedale di Fermo si direbbe prospetti una situazione ben diversa. Ma poi, considerando che l’infezione da Sars-Cov-2 è asintomatica nel 95% dei casi, non sarebbe stato più logico, come suggerito qui e dal buon senso, far precedere l’eventuale prima dose di vaccino da un esame sierologico che avrebbe potuto attestare l’avvenuta immunizzazione a seguito dell’infezione?

Intanto dilagano le opinioni degli “esperti”. L’ultima quella di Giuseppe Remuzzi, direttore dell’istituto Mario Negri; dopo il dimezzamento delle forniture da parte della Pfizer che ha fatto saltare il Piano vaccinale italiano, tirandosi dietro un coro di critiche, propone di vaccinare subito con la prima dose quanti più Italiani possibile rimandando ad agosto la seconda dose. Degna di nota la sua risposta alla domanda dell’intervista se iniettando una sola dose di vaccino questo possa favorire l’emergere di varianti resistenti al farmaco: “Tutto è possibile, ma potrebbe anche essere vero il contrario”.

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