Cina, Global Times: l'Occidente spera di colpire e intimidire la Russia



da Global Times

La Gran Bretagna ha diffuso giovedì una dichiarazione congiunta con Stati Uniti, Francia e Germania sull'avvelenamento di un'ex spia russa e sua figlia, definendolo "il primo uso offensivo di un agente nervino" in Europa dalla seconda guerra mondiale. Nel comunicato si afferma che la Gran Bretagna ha informato i suoi alleati che la Russia è probabilmente responsabile dell'attacco, ed essi condividono l'opinione che "non c'è una spiegazione alternativa plausibile" per l'attacco.

Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro cinque entità russe e 19 individui per la presunta interferenza in occasione delle elezioni presidenziali statunitensi e gli attacchi informatici.

Questo nuovo round di "bullismo" contro la Russia da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati europei è piuttosto brusco e acuto. Londra ha ignorato le usuali procedure diplomatiche per emettere un ultimatum a Mosca e comminato delle sanzioni. Sembra voglia correre contro il tempo.

Tutto questo fa pensare alle imminenti elezioni presidenziali in Russia previste il 18 marzo. L’Occidente che lotta con la Russia in questo particolare momento è diventato un fattore importante per le elezioni russe. È difficile distinguere in questo forte antagonismo quanto rifletta la sua vera severità e quanto sia progettato per interferire nelle elezioni della Russia.

Negli ultimi due anni abbiamo assistito al periodo più estenuante nell’ambito delle relazioni tra Russia e Occidente. Il miglioramento nelle relazioni venutosi a creare dalla fine della Guerra Fredda è quasi scomparso. Tuttavia, la Russia di oggi, senza Stati satelliti, è incomparabile con la forza dell'ex Unione Sovietica quando si tratta di affrontare la pressione strategica da parte dell'Occidente.

La Russia ha ancora tre carte in mano. Primo, è la maggiore potenza nucleare, che impedisce all'Occidente di impegnarsi in un conflitto militare diretto; in secondo luogo, le ricche risorse della Russia la rendono altamente autosufficiente nel contrastare le sanzioni; terzo, il forte spirito nazionale della Russia ha unito la società a sostegno di Vladimir Putin. Eliminare la terza carta e fare pressione sulla società russa verso spingendola verso lo sgomento e l'instabilità indebolirà le fondamenta politiche del governo di Putin.

Gli analisti ritengono che Putin vincerà le elezioni senza dubbio e che le sanzioni dell'Occidente forniranno probabilmente nuovo slancio ai sostenitori di Putin. Ma forse qualcuno nell’élite occidentale pensa in modo diverso e spera di drenare i voti di Putin o minare la sua autorità attraverso una nuova serie di sanzioni che potrebbero mettere sotto pressione l'opinione pubblica russa.

I paesi occidentali sono stati abbastanza liberi di imporre sanzioni alla Russia, poiché non vedono molti costi nel farlo.

Il duro atteggiamento dei paesi occidentali nei confronti della Russia assomiglia alla loro unità di fronte alle grandi sfide geopolitiche e sui valori, nonostante i problemi nel loro stesso campo. Qualsiasi concorrente non occidentale potrebbe diventare il prossimo bersaglio condiviso, di chi fa parte dell'ordine mondiale attuale.

Le forze indipendenti, Cina compresa, fronteggiano questo rischio.

(Traduzione de l’AntiDiplomatico)

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