PD e Fratelli d'Italia aprono insieme le porte della Camera ai golpisti venezuelani



Che differenza c’è tra Salvini, Meloni, Renzi o Zingaretti? Su tutti i temi che realmente contano assolutamente nessuna. Che si parli di politica economica, con i modelli thatcheriani oggi presenti nel fondamentalismo dell’Unione Europea ad unirli, o della logica più bieca di “tutto il potere ai privati”, oppure del disprezzo totale del pubblico per servire gli interessi degli oligarchi impegnati ad eludere il fisco nei paradisi europei, il blocco che va da Pd a Fratelli d’Italia, passando per la Lega di Salvini e satelliti vari ed eventuali, la pensa allo stesso modo su tutto.

Ennesima conferma oggi, con le porte della Camera dei Deputati italiana aperte grazie a Fratelli d’Italia e Pd ai golpisti venezuelani. Nello specifico: Isadora Zubillaga, che rappresenta in Francia l’autoproclamato scherzo della storia Juan Guaidò, passando per Mariela Magallanes, scappata in Italia via Ambasciata per fuggire ad un mandato di arresto della giustizia venezuelana, per arrivare fino ad Armando Armas, Presidente Commissione Affari Esteri di quell’Assemblea Nazionale e prima uno dei più famigerati sostenitori della violenza terrorista, nota come Guarimbas, nel 2017.

E’ triste vedere come l’ignoranza servile di Pd e Fratelli d’Italia avvenga in una fase in cui la stessa opposizione al governo legittimo di Nicolas Maduro non solo ha messo a tacere le velleità fascio golpiste del Pinochet venezuelano con l’elezione di Parra a Presidente dell’Assemblea Nazionale, ma si appresta alle elezioni parlamentari del dicembre prossimo con la rinegoziazione del CNE (Comitato Nazionale Elettorale tra forze d’opposizione e di maggioranza) in accordo con il partito socialista (PSUV) che guida il paese.

Rimane fuori dall’accordo Voluntad Popular, un partito insignificante a livello di rappresentanza nella popolazione venezuelana ma che, grazie ai soldi e al supporto degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, ha potuto eleggere a “presidente” un perfetto sconosciuto, depredare la filiale dell’azienda petrolifera statale PDVSA negli Stati Uniti e l’oro del popolo venezuelano nel Regno Unito. E con quei soldi è noto come abbia finanziato corruttele, feste a luci rosse e mercenari sparsi per golpetti falliti.

Lo scandalo dell’utilizzo delle risorse da parte dei golpisti venezuelani è stato talmente forte che ha creato imbarazzo persino a Washington. Ma non nel Pd e in Fratelli d’Italia a quanto pare.

Che in Italia ci sia ancora qualcuno che voglia andare dietro a questi aborti ridicoli della storia la dice lunga del livello di sudditanza di questi partiti. Che il popolo venezuelano stremato dalle continue violazione dei diritti umani, in particolare le criminali sanzioni imposte da Usa e Use, continui a resistere e affrontare meglio di tutti i paesi latinoamericani l’emergenza Covid è la dimostrazione più autentica e forte di come la coscienza organizzata popolare, la lotta per la sovranità e l’indipendenza - quella vera non dei chiacchieroni thatcheriani nostrani - è più forte di tutto e tutti. Con buona pace del blocco fascio-liberista che in Italia va dai Fratelli d’Italia al Pd.



Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa