Venezuela, corruzione infinita per Guaidó. 70 deputati di opposizione firmano lettera per chiedere indagini sui fondi destinati agli 'aiuti umanitari'
Secondo l'ex inviato di Guaidó in Colombia il denaro sarebbe stato dilapidato in lussi, prostitute e liquori
Tra le fila dell’opposizione golpista venezuelana è in corso una vera e propria faida senza esclusione di colpi. Così emergono tutti gli scandali e le malversazioni dei dirigenti implicati nella gestione dei cosiddetti aiuti umanitari e dei fondi sottratti togliendo dal controllo del legittimo governo di Caracas aziende come la petrolifera Citgo, controllata di PDVSA attiva negli Stati Uniti.
A tal proposito nella giornata di lunedì il deputato José Brito, afferente al partito Primero Justicia, ha dichiarato in una conferenza stampa che 70 deputati avrebbero firmato una lettera consegnata all’autoproclamato Guaidó, per chiedere che indagasse sulle irregolarità segnalate riguardo la gestione dei fondi provenienti dal governo statunitense come presunti ‘aiuti umanitari’ per il Venezuela.
"Guaidó è colui che ha ucciso la speranza, è diventato una truffa per il popolo”, ha denunciato il deputato di opposizione.
Diputado Jose Brito asegura que 70 diputados firmaron una carta para exigirle a ?@jguaido? status de los recursos que han recibido. Lo llama “estafador”. Dice que se abstendrá el próximo 5E.
— Gabriela Gonzalez (@GabyGabyGG) December 2, 2019
Se defiende diciendo que fue a Colombia a solicitar info de Monómeros. pic.twitter.com/PxdPdlxcB2
La denuncia ricalca le accuse lanciate dall’oppositore Humberto Calderón Berti, ambasciatore del governo Guaidó in Colombia, che aveva denunciato l'esistenza di un'appropriazione indebita di fondi per gli aiuti umanitari a Cúcuta, da parte della squadra designata dall’autoproclamato presidente.
Calderón Berti, era stato nominato nel mese di gennaio da Guaidó come presunto ambasciatore venezuelano in Colombia, ma è stato licenziato alla fine di novembre dallo stesso Guaidó. Il dirigente della destra golpista venezuelana ha rivelato che questi fondi erano stati sottratti dal gruppo dirigente nominato dal presidente autoproclamato.
Aggiungendo che i fondi sottratti con l’appropriazione indebita dei beni di Citgo e Monómeros sono stati dilapidati in lussi, "prostitute e liquori".
"Le autorità hanno avvertito della cattiva gestione delle risorse in prostitute e liquori e fatturazione fittizia, utilizzando l'argomento dell'aiuto umanitario... L'estrema destra venezuelana non era mai stata ad un livello così basso di apprezzamento pubblico”, ha commentato in conferenza stampa il vicepresidente del Venezuela Jorge Rodríguez.
Il dirigente bolivariano ha poi spiegato che gli Stati Uniti hanno inviato i fondi con la scusante degli aiuti umanitari, ma la vera intenzione era quella di promuovere un'aggressione militare contro il Venezuela, pagare mercenari e terroristi per provocare un colpo di stato contro il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro.
«Tutto è andato storto. Hanno rubato Citgo, nei loro stessi ranghi iniziano a comparire prove per spartirsi il denaro”, ha denunciato Rodríguez.