"L'imposizione di sanzioni finanziarie ed i ricatti degli Stati Uniti violano la sovranità libanese e le politiche finanziarie nazionali del Libano, ma mai potranno influenzare Hezbollah"si legge in una dichiarazione rilasciata, oggi, dal gruppo politico.

In realtà, Fedeltà alla Resistenza ha sottolineato che, date le circostanze, la "forza finanziaria" è una priorità per il Movimento di Resistenza Islamico in Libano (Hezbollah), al fine di continuare le sue politiche anti-imperialiste.

"Hezbollah non potrà mai lasciare da parte la lotta contro le politiche aggressive degli Stati Uniti nella regione, per sostenere Israele ed il terrorismo takfiro ed i suoi sponsor in Medio Oriente", si legge ancora nella nota.

Dopo aver denunciato il coinvolgimento degli Stati Uniti nelle crisi e nei problemi globali, soprattutto nella questione del terrorismo, il blocco ha promesso che queste politiche arroganti e aggressive degli Stati Uniti saranno un fallimento.

Giovedì scorso, una fonte presso la Banca centrale del Libano, ha riferito del congelamento dei conti di più di 3000 persone, istituzioni, scuole e ospedali legati a Hezbollah, su richiesta e pressioni degli Stati Uniti.