Hezbollah continuerà a combattere in Siria anche dopo la liberazione di Aleppo


Il vice segretario generale del Movimento di Resistenza Islamica in Libano (Hezbollah), Naim Qasem, ha messo in chiaro che i combattenti di questo gruppo "resteranno in Siria per affrontare il terrorismo fin quando necessario."

L'alto funzionario di Hezbollah ha fatto queste dichiarazioni in risposta ad una domanda in un'intervista pubblicata, oggi, dal quotidiano Addiyar sul futuro del Movimento in Siria dopo l'importante liberazione della città di Aleppo.

Senza entrare nei dettagli, Qassem ha sottolineato che la presenza militare di Hezbollah in Siria "dipenderà dagli sviluppi e dagli eventi che si verificheranno sul campo."

"Per il nemico israeliano sarebbe molto difficile entrare in un confronto diretto (contro la resistenza), motivo per il quale ricorre, con il sostegno degli Stati Uniti e alcuni stati arabi, a guerre per procura attraverso i takfiri", ha sottolineato.

A questo proposito, ritiene che i danni agli avversari di Hezbollah "si sono moltiplicati" sulla scia di delle grandi sconfitte inferte dal movimento libanesi e dagli alleati siriani alle fazioni ribelli e estremiste.

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