Come riporta il portale di notizie, 'Al Masdar news', nella Siria orientale, tre fronti massicci sono tuttora aperti dall'esercito siriano (SAA), sostenuto dai gruppi alleati, per dirigersi sulla città strategica di Deir Ezzor da nord, ovest e sud. Mentre le Tiger Forces dell'esercito siriano sono ora ad una distanza percorribile dalla città Ma'adan (ultima roccaforte dell'ISIS a sud del Governatorato di Raqqa), il V° Corpo di Armata ha liberato la città di al-Sukhnah (ultima roccaforte dell'ISIS nel Governatorato orientale di Homs).

Nella città di Raqqa, le forze democratiche siriane (SDF) hanno conquistato più del 50 per cento della zona centrale del centro urbano e continuano ad assediare i terroristi in una zona sempre più ristretta che copre i sobborghi centrali e settentrionali della città.

Nella centrale Siria, le forze pro-governative sono pronte per isolare e poi annientare un grande bastione dell'ISIS che si incorpora in una serie di insediamenti nella zona compresa ad est di Hama e del governatorato di Homs.

Nel resto della Siria, i fronti sono stati relativamente calmi, ad eccezione della zona ad est di Damasco, dove le forze siriane sono impegnate in una dura battaglia alta contro le milizie islamiche e nella regione dell'Afrin, dove i "ribelli" appoggiati dalla Turchia e le forze curde si scambiano fuoco di artiglieria quotidianamente. Inoltre, alcuni rapporti sostengono che i terroristi di Ha'yat Tahrir al-Sham intendono attuare una nuova offensiva contro le forze pro-governative a nord di Hama.

Infine, è probabile che l'esercito siriano e Hezbollah intendano lanciare un'offensiva decisiva contro l'ultimo bastione dell'ISIS che è ancorato lungo la regione montuosa del confine siriano-libanese.