Uccisione di Nizar Banat, rabbia e proteste contro l'Autorità nazionale palestinese

L'uccisione di Nizar Banat da parte delle forze dell'Autorità Palestinese, avvenuta ieri durante il suo arresto è stata accolta con rabbia sfociata in forti proteste di strada oltre alle condanne da parte della popolazione e dei partiti palestinesi.

Nizar, un aperto critico dell'Autorità Palestinese che aveva intenzione di candidarsi alle elezioni parlamentari prima che fossero annullate all'inizio di quest'anno, è morto durante il suo arresto da parte delle forze dell'ANP, secondo quanto ha riferito Quds News Network.

L'attivista dopo il suo arresto avvenuto con l'irruzione di 25 agenti della polizia dell'ANP, è stato portato in un ospedale dove è stato poi annunciata la sua morte. Banat al momento del suo arresto sarebbe stato picchiato con una sbarra di ferro dagli agenti che gli hanno anche spruzzato negli occhi spray al peperoncino e poi trascinato in un veicolo.

In una dichiarazione, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) ha ritenuto l'ANP responsabile della morte di Banat.

Il Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina ha affermato che è inaccettabile che l'AP continui ad arrestare attivisti palestinesi mentre allo stesso tempo "non osi arrestare i coloni israeliani e le loro violenze e attacchi contro i palestinesi".

Ayed Yaghi, un funzionario del movimento dell'Iniziativa nazionale palestinese (PNI) nella Striscia di Gaza, ha dichiarato in un comunicato che il PNI condanna "l'arresto dell'attivista e candidato al Consiglio Legislativo, Nizar Banat, che ha portato alla sua morte".

Il leader di Hamas Abdel Rahman Shadid ha ribadito ad Quds News Network che quello che è successo con Nizar Banat è un vile assassinio e un deliberato processo di liquidazione per sopprimere una voce fortemente contraria alle politiche dell'AP contro gli attivisti palestinesi.

Hamas ha anche invitato le fazioni palestinesi e il popolo palestinese a condannare il crimine dell'AP ed a protestare nelle strade.

Molti palestinesi hanno protestato contro l'assassinio di Nizar Benat ed stata dura la repressione della polizia di Abu Mazen.

Anche fra la comunità e le organizzazioni palestinesi in Italia c'è stata una dura condanna per l'assassinio del politico palestinese.

Sulla loro pagina Facebook I Giovani Palestinesi D'Italia hanno denuncitato che "Quest'ennesima azione di repressione di attivisti e intellettuali palestinesi ci porta, ancora una volta, a condannare le collaborazioni, nate dagli Accordi di Oslo, tra ANP e regime israeliano."

Mentre l'Unione Democratica Arabo Palestinese, UDAP ha ricordato come "Nizar Banat è conosciuto per la coerenza delle sue posizioni politiche ed è stato per più volte vittima di pressioni, arresti e addirittura pestaggi da parte dell'ANP", denunciando che "questo è il vero volto dell'ANP che prosegue imperterrita nella politica della "collaborazione di sicurezza" con l'occupazione sionista, che consegna informazioni sui chi resiste in Palestina ad Israele e che uccide senza remore chi decide di far sentire la propria voce.

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