Vertice NATO in Lettonia: l'alleanza atlantica attacca la Russia come nel 2008

Si apre in queste ore a Riga, capitale della Lettonia, una riunione di due giorni dei ministri degli Esteri della NATO. In agenda la richiesta di adesione di Ucraina e Georgia.

E’ prevista la firma di una dichiarazione congiunta sulla cooperazione tra Ue e Nato.

Intanto continuano le accuse contro la Russia da chi quotidianamente compie provocazioni e azioni destabilizzanti nei confronti di Mosca.

I ministri degli esteri della NATO hanno avvertito la Russia che qualsiasi sforzo per destabilizzare l'Ucraina avrà un costo per Mosca.

I paesi della NATO accusano la Russia di aver accumulato uomini e mezzi militari lungo il confine con l'Ucraina al fine di intimidire Kiev.

Per questo motivo i ministri della NATO "invieranno insieme un messaggio inconfondibile al governo russo: il sostegno della NATO all'Ucraina è ininterrotto e la sua indipendenza, integrità territoriale e sovranità non sono in discussione", ha affermato il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, secondo quanto riferisce l'Associated Press.

Ciò che la NATO ‘dimentica’ è che la Russia muove le sue truppe all’interno del proprio territorio, mentre altri paesi mandano i propri uomini a migliaia di chilometri di distanza. Ogni riferimento agli Stati Uniti è voluto, in questo caso.

In una conferenza stampa, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, ha espresso la speranza che l'attuale leadership ucraina non ripeta le azioni dell'ex presidente georgiano Mikhail Saakashvili nel 2008.

"Esprimo la speranza che anche l'attuale regime di Kiev non segua il percorso di Mikhail Saakashvili nell’agosto del 2008”, ha affermato Lavrov.

Nellaa notte dell'8 agosto 2008, la Georgia attaccò l'Ossezia del Sud. La Russia intervenì a difesa dei civili e le forze di pace dispiegate nella regione dal 1992. Oltre 1.000 persone caddero uccise in una guerra di cinque giorni, tra questi 72 erano militari russi.

L'alto diplomatico russo ha quindi ribadito che la situazione che si venne a creare in quel momento era risultato di un vertice Nato a Bucarest nel 2008 dove "dopo lunghi tormenti" i membri dell'alleanza affermavano nella loro dichiarazione che Georgia e Ucraina avrebbero aderito alla Nato. "Poi il presidente georgiano Saakashvili si è immediatamente emozionato, cosa non difficile per lui, e ha intrapreso azioni militari aggressive, bombardando i suoi stessi cittadini e le forze di pace russe. La leadership ucraina all'epoca aveva più buon senso e non seguì il cattivo esempio", ha ricordato Lavrov come monito per il presente.

Allo stesso tempo, il ministro degli Esteri ha sottolineato che l'attuale regime di Kiev mostra “attitudini un po' diverse", ad esempio, è "suscettibile all'influenza negativa" dell'Occidente.

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