Bloomberg: alcuni grandi paesi dell'UE non supportano le sanzioni contro la Russia

15 Dicembre 2021 13:29 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Alcuni grandi stati dell'Unione Europea si oppongono all'introduzione di nuove sanzioni anti-russe dietro il pretesto di un presunto attacco imminente all'Ucraina, scrive Bloomberg.

"Germania, Francia, Italia e Spagna ora vogliono concentrarsi sui negoziati con Mosca prima che vengano delineati i dettagli di dolorose restrizioni economiche (in caso di una presunta "invasione" della Russia)", si legge nell'articolo.

Allo stesso tempo, però, altri Paesi europei ritengono che sostenere l'idea di nuove misure "aiuterà a contenere più efficacemente" la Russia.

L'agenzia statunitense osserva che una tale divisione di opinioni a Bruxelles rappresenta una minaccia per l'opposizione degli Stati Uniti e dei suoi alleati a Mosca. Alcuni membri dell'UE non condividono affatto la convinzione di Washington che le autorità russe stiano pianificando un'escalation e credono che il denunciato l'accumulo di forze sia utilizzato come "tattica di pressione".

In occidente negli ultimi tempi si è spesso portata avanti la narrazione che vuole una Russia decisa a “invadere” l’Ucraina. Mosca viene accusata di accumulare truppe e attrezzature militari al confine con lo Stato vicino. In risposta, il Cremlino sottolinea che Mosca non minaccia nessuno e non intende attaccare nessuno, ma muove le Forze Armate all’interno del proprio territorio a sua discrezione.

Il 7 dicembre scorso, i presidenti di Russia e Stati Uniti, Vladimir Putin e Joe Biden, hanno parlato in collegamento video. Come riportato dalla Casa Bianca, il leader statunitense ha espresso preoccupazione per la situazione riguardante l’Ucraina e ha chiesto una soluzione diplomatica, avvertendo di una risposta collettiva dell'Occidente in caso di escalation.

Putin, a sua volta, ha attirato l'attenzione del suo omologo sul fatto che Kiev non sta rispettando gli accordi di Minsk, sabotandoli. Inoltre, il leader russo ha segnato le linee rosse: l'ulteriore avanzamento della NATO verso est e il dispiegamento di armi offensive sul territorio ucraino e nei paesi adiacenti alla Russia.

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