"Chiediamo a tutti i popoli del mondo di sostenere quello maliano contro questa aggressione della Francia"

COMUNICATO del Partito Comunista Rivoluzionario della Costa d'Avorio (PCRCI), il Movimento Socialista del Ghana (SMG) e il Partito Comunista del Benin (PCB) sui fatti intercorsi in Mali

(Traduzione a cura di Marinella Correggia)

14 gennaio 2022

Domenica 9 gennaio 2022, i capi di Stato di ECOWAS (Comunità degli Stati dell'Africa occidentale) e dell’UEMOA (Unione economica e monetaria dell'Africa occidentale), riunita in un vertice straordinario ad Accra, ha preso le seguenti misure contro il Mali ha preso le seguenti misure contro il Mali e il suo popolo:

  1. a) Chiusura delle frontiere terrestri e aeree tra i paesi ECOWAS e il Mali, b) Sospensione delle transazioni commerciali tra i paesi ECOWAS e il Mali, c) Congelamento dei beni della Repubblica del Mali nelle banche centrali dell'ECOWAS, d) Sospensione del Mali da tutti gli aiuti finanziari delle istituzioni finanziarie dell'ECOWAS (EBID e BOAD), e) Attivazione della "Forza di riserva ECOWAS".

Immediatamente, la Francia è corsa all'ONU per cercare di far approvare queste misure dal Consiglio di Sicurezza. Manovra bloccata dal veto di Cina e Russia. Emmanuel Macron, presidente dell'UE dal 1° gennaio 2022, manovrando per convincere l'UE a sostenere le misuredell'ECOWAS.

L'imperialismo francese è da tempo alle calcagna del popolo maliano e dei capi dell'esercito che ha attuato del colpo di stato militare rovesciando Ibrahim Boubacar Kéita, fantoccio e agente della Francia. La Francia non perdona ai nuovi dirigenti maliani di aver constatato e dichiarato ufficialmente che la presenza militare francese era alla radice dei problemi del Mali e non poteva essere la soluzione; e che quindi, se il Mali voleva porre fine agli attacchi terroristici sul suo territorio, doveva esplorare altre strade piuttosto che fare affidamento sull'esercito francese per realizzare questo compito.

Infatti, dal 2013, la Francia è intervenuta in Mali, formalmente per combattere i gruppi jihadisti che che stavano seminando morte nel nord del paese. Nove anni dopo, non solo i terroristi si sono diffusi in tutto il Mali, ma ora operano anche in Burkina Faso, Niger, Costa d'Avorio e Benin. Il fatto è che la Francia ha creato un'enclave a Kidal, vietado l’accesso al governo maliano, dove ha avuto il tempo di addestrare migliaia di terroristi che ora sciamano in tutto il Sahel e oltre.

Oggi, questi terroristi servono da apripista per rioccupare militarmente le ex colonie francesi. Attaccano i paesi e la Francia viene a offrire protezione. La Francia ha basi militari in Mali, Costa d'Avorio, Niger, Burkina Faso e ora Benin. Queste azioni della Francia in Mali e in Africa in generale sono realizzate con la complicità dei suoi agenti, messi a capo degli avamposti neocoloniali creati in Africa anche attraverso organizzazioni fantoccio, africane solo di nome, dirette da politici corrotti che la Francia mantiene.

Ecco perché il Partito Comunista Rivoluzionario della Costa d'Avorio (PCRCI), il Movimento Socialista del Ghana (SMG) e il Partito Comunista del Benin (PCB):

- Condannano vigorosamente le misure omicide prese dall'ECOWAS e dall'UEMOA contro il Mali e il suo valoroso popolo, sotto dettatura da parte dell'imperialismo francese; chiedono che queste misure siano revocate immediatamente.

- Denunciano le azioni della Francia in Mali e in Africa.

- Denunciano Nana AKUFFO-ADDO, Allassane Dramane OUATTARA e Patrice TALON per la loro partecipazione a questo crimine contro il fraterno popolo maliano e i popoli africani.

- Esigono lo smantellamento di tutte le basi militari francesi in Africa.

- Chiedono ai popoli della Costa d'Avorio, del Ghana e del Benin di opporsi a tutte le aggressioni contro il fraterno popolo del Mali.

- Chiedono ai popoli dell'Africa e a tutti i popoli del mondo di sostenere il popolo maliano contro questa aggressione della Francia e dei suoi agenti in Africa.

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