La Turchia ha confermato pubblicamente la sua intenzione di mantenere e rinnovare gli accordi per l'acquisto di gas naturale dalla Russia, prendendo una posizione chiara in seguito alle pressioni esercitate dagli Stati Uniti per ridurre le importazioni di risorse energetiche russe. La dichiarazione del Ministro dell'Energia e delle Risorse Naturali, Alparslan Bayraktar, delinea una politica energetica pragmatica, dettata da necessità contrattuali e di sicurezza nazionale.
Intervenuto sul canale CNN Turk, Bayraktar ha giustificato la scelta con due argomentazioni fondamentali: l'esistenza di obblighi contrattuali in essere e l'incombente necessità di garantire l'approvvigionamento per la stagione invernale. "Abbiamo accordi con la Russia. La stagione invernale si avvicina", ha dichiarato il Ministro, aggiungendo in modo perentorio: "Non possiamo dire ai nostri cittadini che non c'è gas".
La posizione turca sottolinea una strategia di diversificazione delle fonti, ma non di rinuncia a fornitori chiave. "Abbiamo bisogno di ricevere gas dalla Russia, dall'Azerbaigian e dal Turkmenistan", ha osservato Bayraktar, specificando che le importazioni sono calibrate sul soddisfacimento delle esigenze concrete del paese.
Le dichiarazioni giungono a pochi giorni dall'incontro del 25 settembre a Washington tra il Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e il suo omologo americano, Donald Trump, il quale, secondo quanto riportato dai media, aveva esortato Ankara a interrompere gli acquisti di energia da Mosca.
Oltre a confermare la continuità delle forniture, Bayraktar ha reso noto che sono in corso negoziati con la società russa Gazprom per l'estensione dell'accordo sul gasdotto Blue Stream, una delle due infrastrutture critiche che collegano i due paesi sotto il Mar Nero. Questo gasdotto, operativo dal 2003, ha una capacità di 16 miliardi di metri cubi all'anno.
La Turchia dipende in misura significativa dalle importazioni russe. Come riportato dal quotidiano Hurriyet nel gennaio 2025, basandosi sui dati dell'Autorità di regolamentazione del mercato energetico turco (EPDK), la Russia si è confermata nel 2024, come nell'anno precedente, il principale fornitore di gas naturale, petrolio e prodotti petroliferi per Ankara. Oltre al Blue Stream, le forniture transitano attraverso il gasdotto TurkStream, entrato in funzione nel gennaio 2020, la cui capacità totale è di 31,5 miliardi di metri cubi annui, destinati in parte al mercato turco e in parte ai paesi dell'Europa sud-orientale.
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