Il Ministero degli Esteri argentino ha siglato un accordo con il Regno Unito per le Malvinas. L’accordo è stato raggiunto a New York e ha ricevuto subito una serie di critiche per il suo carattere regressivo, per essersi svolto in un negoziato “segreto” e soprattutto perché mette ancora una volta in crisi la pretesa sovrana del Paese sudamericano sul territorio strategico del Sud Atlantico. In questo caso l’accordo ha visto protagonisti la ministra degli Esteri argentina Diana Mondino e il suo omologo del Regno Unito, David Lammy, e consiste in una dichiarazione firmata da entrambi che stabilisce misure umanitarie legate alle rivendicazioni delle famiglie delle vittime della guerra del 1982 e una serie di misure prerogative del Regno Unito come la “conservazione della pesca” e la “ripresa del volo settimanale da San Pablo alle Isole, con scalo mensile a Córdoba”.
"Ricadere nel piano di fuga e nello 'sviluppo economico' significa voltare le spalle alle nostre pretese", ha pubblicato su X l'ex ministro degli Esteri Santiago Cafiero, sottolineando che nel contesto di "negoziati segreti e di un incontro senza preavviso dei ministri degli Esteri, il governo “Milei si è abbassato dai principi non negoziabili a causa della questione Malvinas”.
Reunión de Cancilleres de la Argentina y del Reino Unido: Comunicado de prensa sobre la Cuestión Malvinas
— Cancillería Argentina ???????? (@Cancilleria_Ar) September 24, 2024
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Intanto Mondino ha annunciato “alcune notizie molto positive” riguardo a una serie di attività e “misure” che il governo di Javier Milei attuerà in relazione alle isole Malvinas.
Una delle prime attività annunciate da Mondino, via X, è l'organizzazione di “un viaggio” per i parenti degli eroi caduti nella guerra delle Malvinas (1982) contro il Regno Unito, affinché possano “visitare le tombe dei loro cari”.
Inoltre, sarà implementato un “volo” mensile che collegherà “la terraferma argentina” con le isole.
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