Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

20 Gennaio 2025 13:00 Francesco Erspamer


di Francesco Erspamer*

Una volta i conservatori conservavano. Oggi la destra che si fregia di questo attributo non vuole conservare nulla: al contrario, è infatuata dell’innovazione fine a sé stessa, tecnologica, culturale, sociale, tanto quanto la sinistra, sua finta avversaria e a tutti gli effetti complice. Il progressismo all’americana ha trionfato, e lo promuovono i meloniani quanto i piddini, i leghisti quanto gli ambientalisti, tutti i giornalisti e tutti gli intellettuali che vanno in tv; si può solo progredire, crescere, cambiare, ossessivamente, sempre più in fretta, cancellando il passato anche recente per far posto ad altre mode, da consumare in fretta perché a obsolescenza quasi istantanea.

È un problema, a mio parere potenzialmente catastrofico, ma non il maggiore. Il vero problema è che i tanti che non si riconoscono in questo folle volo verso il niente (si tratta della più compiuta realizzazione del nichilismo) non sanno organizzarsi o addirittura si vergognano di dichiarare il loro dissenso. Bè, io sono un conservatore. Un conservatore e un comunista, per il medesimo motivo: perché credo nelle comunità, che non hanno niente a che vedere con le sette (che altri chiama «community») che aggregano chi condivida le stesse paranoie o idiosincrasie.

Le comunità aggregano chi condivida un territorio, una morale e dei valori, nello spazio e nel tempo, escludendo chi invece preferisca la mobilità liberista, l’individualismo liberista, il multiculturalismo liberista. Non c’è molto tempo. Se i conservatori e chi ancora creda nelle tradizioni e nelle comunità non cominciano a difenderle, a breve non resterà nulla da conservare.

*Post Facebook del 20 gennaio 2025

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