Un think tank statunitense ha valutato come "debole" l'attuale livello di capacità dell'esercito USA, affermando che le forze armate attualmente sono incapaci di vincere una guerra singolarmente contro quelli che Washington considera i principali nemici, ossia Cina e Russia, per non parlare di due guerre condotte simultaneamente.
Il quotidiano New York Post ha pubblicato alcuni estratti del rapporto redatto dalla Heritage Foundation di Washington.
La valutazione della fondazione ha giudicato "forte" solo il Corpo dei Marines, mentre considera l'Esercito "marginale", ha valutato "deboli" la Forza spaziale e la Marina e ha giudicato "molto debole" l'Aeronautica.
"L'attuale forza militare degli Stati Uniti rischia di non essere in grado di far fronte alle esigenze di un unico grande conflitto regionale", si legge nel rapporto, che poi aggiunge: "La forza... non è certamente attrezzata per gestire due (grandi conflitti) quasi simultanei".
La fondazione - di tendenza conservatrice - ha incolpato, quelli che ha definito, anni di sottofinanziamento e "priorità mal definite" per il fatto che le forze armate sono diventate "deboli rispetto alla forza necessaria per difendere gli interessi nazionali sulla scena globale".
Secondo il rapporto, "20 anni di operazioni" hanno avuto ripercussioni sulle forze armate, in riferimento alle invasioni degli Stati Uniti nel mondo, soprattutto nella regione dell'Asia occidentale, negli ultimi decenni.
Il rapporto poi fa riferimento all'inflazione del Paese come un altro fattore importante che sta costando caro alle forze armate. "Attualmente, il bilancio della difesa proposto dall'amministrazione - guidata da Joe Biden - per l'anno fiscale 2023 è di gran lunga inferiore a quello di cui i servizi hanno bisogno per recuperare la prontezza e per sostituire le attrezzature obsolete", si legge nel rapporto, "e l'intenzione del Congresso di aumentare il bilancio proposto del 5% rappresenta appena la metà dell'attuale tasso di inflazione, che si avvicina al 10%".
In una situazione già disastrosa, è aumentata la possibilità di scontri su due fronti, afferma il think tank, citando l'operazione militare della Russia in Ucraina avviata lo scorso febbraio e la Cina, definita "sempre più aggressiva" nel Pacifico.
Un portavoce del Pentagono ha rifiutato di commentare il rapporto, affermando di non averlo visto, ma ha definito le forze armate statunitensi "la più forte forza combattente che il mondo abbia mai conosciuto".
"Ogni giorno, in tutto il mondo, gli uomini e le donne delle nostre forze armate salvaguardano i vitali interessi nazionali degli Stati Uniti sostenendo la diplomazia, affrontando le aggressioni, scoraggiando i conflitti, proiettando forza e proteggendo il popolo statunitense”, ha dichiarato il portavoce, il Brig. Gen. dell'Aeronautica Militare Patrick Ryder.
“Nel complesso, la posizione militare degli Stati Uniti può essere valutata solo come ‘debole"", ha concluso laconicamente la fondazione.
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