La totale e incondizionata solidarietà de l'AntiDiplomatico a Sigfrido Ranucci



La redazione de l’AntiDiplomatico è vicina a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia, nonché alla redazione di Report.


Non ci facciamo intimidire e auspichiamo che i VERI colpevoli e MANDANTI siano individuati e arrestati.
Nonostante Report non abbia mai adottato prese di posizione particolarmente "estreme", la colpa di Ranucci è quella di fare giornalismo.
Giornalismo vero, documentato, sulla questione palestinese.
Niente di più.
Ma anche questa informazione, che ciascuno di noi può trovare sul web, è totalmente censurara e criminalizzata dalla TV di regime, sia essa telemeloni o telementana.
Oggi, dalle minacce e dalla diffamazione, sono passati ai fatti.
Un'esplosione ha distrutto la sua auto e quella della figlia, parcheggiate sotto casa.
Si parla di un Kg di esplosivo che avrebbe potuto uccidere chiunque fosse nelle vicinanze.
"Ho sentito un boato tremendo, erano le 22.17. Sono riusciti a sentirlo anche i carabinieri attraverso l'audio di alcune persone, che erano in zona, e che stavano registrando con il telefono in quel momento''.
Così racconta lo stesso Ranucci ai carabinieri.
Naturalmente, ha ricevuto solidarietà bipartisan, di facciata, da parte di chi lo ha sempre lasciato solo e considerato una scheggia impazzita da neutralizzare.
"Indaga l'antimafia", non potendo ancora spiegare la matrice dell'attentato.....
Uno dei primi ad associare la propria posizione di "perseguitato" al gravissimo attentato al conduttore di Report, è Roberto Saviano che scrive su Istagram:
"Solidarietà a Sigfrido Ranucci, questi atti sono partoriti sempre dopo campagne di fango. Resistere".
E ancora: "Quello che è accaduto stanotte a Ranucci non riguarda solo lui, ma il clima che stiamo accettando. Quando si decide che un giornalista può diventare un bersaglio, significa che qualcuno vuole stabilire che certi argomenti non si devono toccare"... "La delegittimazione - che è cosa ben diversa dalla critica - mira ad attaccare non le idee o il lavoro, ma la persona. E quando si trasforma qualcuno in un bersaglio pubblico - prosegue il giornalista e scrittore - prima o poi qualcuno penserà di poter colpire anche fuori dallo schermo. A Sigfrido va la mia solidarietà. Continuare a raccontare, oggi, è già un atto di resistenza civile".
No, "caro Saviano", assordantemente assente e muto sul genocidio: Ranucci non è stato colpito dalla tua Gomorra...
Da molto tempo Sigfrido Ranucci è oggetto di vera e propria persecuzione mediatica e politica.
Nel novembre del 2024 così su X twittava l'ambasciata di Israele: “La puntata di stasera di Report su Rai 3 ha presentato inesattezze sulle azioni di Israele. Basandosi su dati influenzati dalla propaganda di Hamas, rischia di sostenere un’organizzazione terroristica pericolosa."
Sempre a fine 2024, in una lunga lettera indirizzata a Ranucci, ai massimi vertici della Rai, alla commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai e al presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti, la presidente Ucei Noemi Di Segni accusava Report dello "stravolgimento narrativo e l’unilateralità di una trasmissione finalizzata alla demonizzazione dello stato ebraico.", chiedendone in sintesi la chiusura.
A marzo del 2025 Ranucci viene addirittura convocato dal Parlamento europeo per una circolare che impone un particolare controllo censorio sulla trasmissione Report, (definito appunto Anti-Report), su pressione della Rai, di Marina Berlusconi e della Comunità Ebraica.
La redazione seguirà gli sviluppi del grave attentato e vi terrà aggiornati

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