Le università Usa protestano per la Palestina e Rampini cita (a sproposito) Marx

16 Novembre 2023 13:00 Paolo Desogus

Le università americane protestano per la Palestina e i palestinesi contro i massacri israeliani, e Federico Rampini che come tutti i giornalisti provinciali del nostro sciagurato paese ha sempre preso quel mondo a modello, ora è smarrito, sa che sta perdendo un punto di riferimento nato in gioventù, quando anche lui era comunista, fumava le canne e tirava i sampietrini alla polizia.

Ora, con una torsione degna del peggiore dei reazionari Mr Bretella si scaglia contro gli studenti americani colpevoli di non aver letto Marx! Pensate un po': "Come si fa a sostenere Hamas, un'organizzazione terroristica ultrarealigiosa, e stare a sinistra?". Qualcuno dovrebbe dirgli che gli studenti americani che protestano si sono senz'altro posti la stessa domanda: "Come si fa a stare dalla parte di uno stato fondato su base etnica e su un mito religioso che pratica il terrorismo, la rappresaglia e l'omicidio in una declinazione razzista e colonialista?".

Rampini come altri pseudo furboni di provincia e invecchiati male finge di non sapere che l'opposizione a Israele non implica un sostegno ad Hamas o una giustificazione dei fatti del 7 ottobre. L'opposizione a Israele nasce dalla falsa coscienza dell'Occidente e della guerra ai poveri che esercita nel mondo. E del resto non ci vuole Marx per vedere la profonda disumanità dei fatti di Gaza. Non ci vogliono Lenin e Gramsci per capire che 12mila morti in un mese, di cui 5000 sotto i 14 anni, sono un abominio. Né d'altra parte serve aver studiato a Berkeley o a Yale. Basta un po' di buon senso, basta un po' di umanità.

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