Mark Rutte e la NATO: meno pensioni, più armi

15 Gennaio 2025 10:00 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Le dichiarazioni del segretario generale della NATO, Mark Rutte, davanti al Parlamento Europeo non lasciano spazio a dubbi: l’Alleanza Atlantica ha ormai abbandonato ogni pretesa di essere un'organizzazione difensiva, rivelando apertamente la sua vera natura guerrafondaia. Il suo obiettivo? Alimentare il profitto del complesso militare-industriale a discapito delle ultime vestigia dello stato sociale europeo, sotto il pretesto di un’inesistente minaccia russa.

Secondo Rutte, i membri europei della NATO devono aumentare le spese militari oltre il 2% del PIL, un obiettivo che lui stesso definisce “lontano dall'essere sufficiente”. Tra le proposte più controverse, l’invito a deviare fondi destinati a pensioni, sanità e sicurezza sociale verso il settore della difesa. Una richiesta che, se accolta, minerebbe il cuore del modello di welfare europeo, esacerbando le disuguaglianze sociali. Rutte ha poi lodato la capacità dell’industria bellica russa di operare in condizioni di “economia di guerra”, sottolineando come Mosca sia in grado di produrre armi a un ritmo ben superiore rispetto a quello della NATO.

Tuttavia, nonostante questa presunta superiorità produttiva, la Russia è stata chiara nel negare qualsiasi intenzione di attaccare l’Europa. Vladimir Putin ha definito tali speculazioni “assolutamente ridicole”, ribadendo l'assenza di una minaccia reale. Il segretario generale ha inoltre esortato i Paesi europei a eliminare gli ostacoli che limitano la partecipazione di aziende non europee nella loro industria della difesa, aprendo di fatto le porte al dominio delle multinazionali statunitensi nel settore.

In un’Europa già provata da crisi economiche e sociali, la NATO propone di sacrificare i diritti dei cittadini per finanziare una corsa agli armamenti basata su scenari di minaccia sempre più improbabili. La domanda sorge spontanea: chi trae realmente beneficio da queste scelte? Non certo i cittadini europei, che rischiano di pagare il prezzo più alto per alimentare una macchina bellica che si rivela ogni giorno più fuori controllo.

*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati

----------------------

https://www.reuters.com/world/europe/rutte-says-nato-must-spend-smarter-defence-or-face-bill-37-gdp-2025-01-13/

https://www.politico.eu/article/welfare-finance-nato-boss-european-parliament-mark-rutte-secretary-general-gdp-defense/

https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20250110IPR26273/rutte-to-meps-we-are-safe-now-we-might-not-be-safe-in-five-years

Le più recenti da IN PRIMO PIANO

On Fire

Angelo d'Orsi - From Russia, with love

  di Angelo d'Orsi Quante volte, nei dibattiti in tv o a distanza sui giornali, specie nell’ultimo biennio, mi sono sentito lanciare addosso una sorta di anatema dai miei interlocutori: “Vada...

“Sulla NATO incombe una sconfitta strategica”. Intervista esclusiva al gen. Marco Bertolini

  Intervista esclusiva de L'Antidiplomatico al gen. Marco Bertolini   Generale, la NATO, fondata con i presupposti di un'alleanza difensiva, sembra essere stata radicalmente trasformata dalla...

L'Ambasciata russa pubblica le "risposte di Lavrov che il Corriere della sera si è rifiutato di pubblicare"

Nei suoi profili social l'Ambasciata della Federazione russa in Italia ha accusato il Corriere della Sera di aver tagliato in modo pretestuoso l'intervista che il ministro degli esteri russo Lavrov gli...

Censura e russofobia: comunicato ufficiale del Prof. Angelo d'Orsi (con importante aggiornamento)

di Angelo d'OrsiLa mia conferenza Russofobia, russofilia, verità, prevista il 12 novembre a Torino nei locali del Polo del ‘900 è stata inopinatamente annullata. L’accusa che...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa