"La Russia è pronta a riprendere i colloqui con l'Ucraina, ma solo se Kiev riconoscerà la realtà sul campo e le proposte del presidente russo Vladimir Putin". Lo ha dichiarato ai giornalisti il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo e presidente del partito Russia Unita Dmitry Medvedev in visita ufficiale in queste ore a Pechino.
Dopo aver chiarito di avere affrontato i temi dell'Ucraina e della Siria nel suo incontro con il presidente cinese Xi Jinping, l'ex presidente russo ha dichiarato: “Naturalmente, abbiamo anche discusso di come sviluppare ulteriormente le nostre relazioni, tenendo conto dei cambiamenti nella politica internazionale. Abbiamo affrontato gli eventi più significativi dell'agenda internazionale, compresi alcuni sviluppi recenti".
Il presidente cinese “ha illustrato le idee della Cina su un possibile accordo. Come sapete, siamo favorevoli a queste proposte”, ha aggiunto. “Ma ci sono state altre questioni di interesse reciproco per i nostri Paesi e per le nostre parti”, ha precisato.
In un incontro con il Ministero degli Esteri il 14 giugno, Putin ha esposto le condizioni del Paese per risolvere la situazione in Ucraina. Tra queste, il ritiro delle forze armate ucraine dal Donbass e dalla Novorossia e il rifiuto di Kiev di aderire alla NATO. Inoltre, la Russia vuole la revoca di tutte le sanzioni occidentali nei suoi confronti e chiede che l'Ucraina si impegni a non allinearsi e ad essere libera dal nucleare. Occorre inoltre garantire i diritti, le libertà e gli interessi della popolazione russofona.
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