Missili su imbarcazioni: la denuncia di Petro contro Washington

03 Novembre 2025 18:23 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Il presidente colombiano Gustavo Petro ha denunciato con fermezza le operazioni militari statunitensi nelle acque dei Caraibi, definendole senza giri di parole "esecuzioni extragiudiziali". In un'intervista rilasciata ad Al Jazeera, il leader sudamericano ha contestato la campagna anti-narcotraffico condotta dagli Stati Uniti, che ha portato all'impiego di missili contro imbarcazioni.

Petro ha sottolineato come questi attacchi, che hanno provocato circa settanta vittime, prendano di mira persone inermi. "Quando si utilizza un missile contro un motoscafo e persone disarmate, ciò che si commette è una esecuzione extragiudiziale, come ha affermato l'ONU", ha dichiarato, evidenziando la gravità di azioni che violano il diritto internazionale.

Il leader colombiano ha poi aggiunto un ulteriore elemento di critica, puntando il dito contro il "silenzio in America Latina" e la debolezza dei governi regionali. Secondo Petro, questa passività ha di fatto permesso il perpetuarsi delle aggressioni, creando un clima di impunità e timore tra le comunità locali.

Le operazioni militari statunitensi nei Caraibi proseguono da undici settimane, giustificate ufficialmente con la lotta al narcotraffico. Tuttavia, non sono state fornite prove pubbliche a dimostrazione del trasporto di sostanze illecite sulle imbarcazioni colpite.

La posizione di Petro non è isolata. Anche il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha denunciato le azioni di Washington, denunciandole come un tentativo di "regime change" e di appropriarsi delle immense ricchezze petrolifere del paese. Le critiche ai bombardamenti sono giunte inoltre dai governi di Messico e Brasile, nonché da esperti delle Nazioni Unite, che le hanno classificate come "esecuzioni sommarie".

La portavoce del ministero degli Esteri russo, María Zakharova, ha a sua volta condannato le azioni di forza, definendole una violazione della legislazione statunitense e del diritto internazionale e criticando l'uso eccessivo della forza.

Petro ha infine lanciato un appello alla comunità internazionale, esortandola a intervenire per fermare queste aggressioni e a garantire la protezione dei civili nella regione caraibica, chiedendo che alla retorica della guerra alla droga non venga sacrificato lo Stato di diritto.

Le più recenti da IN PRIMO PIANO

On Fire

Angelo d'Orsi - From Russia, with love

  di Angelo d'Orsi Quante volte, nei dibattiti in tv o a distanza sui giornali, specie nell’ultimo biennio, mi sono sentito lanciare addosso una sorta di anatema dai miei interlocutori: “Vada...

Premiata con il Nobel l'alter ego di Netanyahu

  di Geraldina Colotti   Aspettando il Nobel a Trump e Netanyahu, i "sinceri democratici" occidentali - quelli che inviano armi al regime sionista, e coprono i peggiori tagliagole nel mondo,...

Marco Travaglio - Non li ha visti arrivare

di Marco Travaglio* Giorgia Meloni aveva evocato sprezzante il “weekend lungo” e l’ha avuto: due giorni di manifestazioni in tutte le piazze d’Italia, con quasi tre milioni di...

Alessandro Orsini - "L'altro giorno ho incontrato un russo a Roma...."

di Alessandro Orsini* Meloni invia nuove armi in Ucraina. Putin testa il nuovo missile a propulsione nucleare Burevestnik però stiamo tranquilli tanto la Russia è debolissima. Tutti gli...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa