Padre Elias Zalawi – Gaza “l’inizio di un'era di liberazione mondiale!”

Il sacerdote cattolico della Chiesa di Nostra Signora di Damasco, Padre Elias Zalawi, protagonista con delle missive ai pontefici prima Benedetto XVI poi il suo successore Francesco hanno denunciato come le gerarchie religiose hanno taciuto sui crimini commessi dall’occidente Yemen, Libia, Iraq, Libano, Sudan e Siria e attualmente in Palestina.

Padre Elias, a tal proposito, in suo articolo sull’emittente libanese Al Mayadeen, sottolinea l’evento dirompente avvenuto il 7 ottobre 2023, l’operazione di Hamas, ‘Tempesta di Al Aqsa’.

Nella parte iniziale del suo editoriale, Padre Elias evidenzia che “ciò che è accaduto a Gaza dal 7 ottobre 2023 ha sorpreso e superato ogni aspettativa…Questo evento, che l’occupante israeliano non si aspettava affatto, è stato paralizzante fino all’estasi, a causa della sua esplicita diffusione globale; Allo stesso modo, solleva interrogativi e apre nuovi orizzonti di ricerca, e alcune delle sue dimensioni hanno ricevuto attenzione e studio.”

C’è un altro aspetto. Padre Elias premette che c’è “questa guerra di annientamento tra due nemici giurati, ma che possiedono due forze totalmente asimmetriche”, infatti, “da un lato c’è l’occupante israeliano, che da 75 anni possiede un potere illimitato e che garantisce anche l’appoggio di tutto l’Occidente, appoggio multiforme e incondizionato, e con l’appoggio malizioso ma evidente della maggioranza delle altre potenze , nonché, nello specifico, la maggior parte dei paesi arabi e islamici”.

Dall’altro “c'è ciò che resta del popolo palestinese, diviso nella sua stessa terra in tre parti”, soprattutto “Gaza, covo selvaggio di numerose rivolte, nonostante l'abbiano trasformata, da almeno diciassette anni, sotto lo sguardo complice di un mondo silenzioso, codardo e cieco, in un'enorme prigione umana... Gaza, dove si incontrano tutte le fazioni la resistenza, che non riesce a raggiungere un accordo tra di loro per affrontare il nemico comune.“

Gaza, nonostante le difficoltà la tragedia umana che sta vivendo, però “sarà destinata a diventare giorno dopo giorno qualcosa di simile a un'epopea leggendaria che preannuncia l'inizio di un'era di liberazione mondiale!”

Questa nuova era che prefigura il sacerdote siriano, nonostante la brutalità di Israele che ignora anche la recente sentenza della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, è un processo che non può essere fermato e avrà le sue ripercussione anche in occidente:

“Allo stesso modo, i palestinesi, e grazie alla testimonianza nuova e assolutamente emozionante offerta dai combattenti martiri e dal popolo martire di Gaza e della Cisgiordania, sono destinati a risvegliarsi, su quasi tutta la superficie della terra, e soprattutto lungo e in largo l’Occidente", ha concluso.

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