Il presidente russo Putin incontrerà il presidente ad interim siriano Ahmed al-Sharaa, in visita in Russia per un viaggio di lavoro.
L'agenda prevede il rafforzamento dei legami russo-siriani in ambito politico, economico e umanitario, nonché l'esame degli ultimi sviluppi in Medio Oriente.
Ahmad Sharaa, precedentemente noto come Abu Muhammad al-Julani, è presidente ad interim della Siria dal gennaio 2025, dopo le dimissioni del governo dell'ex presidente Bashar al-Assad alla fine del 2024.
Sharaa è nato nel 1982 a Riyadh da una famiglia siriana delle alture del Golan. Suo padre, Hussein Sharaa, era un nazionalista arabo e insegnante che lavorava in Arabia Saudita.
Cresciuto in un ambiente nazionalista, Sharaa si interessò presto all'ideologia jihadista e si unì ad Al-Qaeda in Iraq nel 2003 per combattere le forze statunitensi. Dal 2006 al 2011, fu imprigionato nel campo di detenzione di Bucca. Nel 2016, Sharaa ruppe con Al-Qaeda e fondò Hayat Tahrir al-Sham (HTS), istituendo in seguito il Governo di Salvezza a Idlib, basato sui principi della Shura e sulla giustizia islamica.
Nel dicembre 2024, guidò una rapida offensiva da parte dei gruppi di opposizione siriani che portò al controllo di Damasco.
Il 29 gennaio 2025, Ahmad Sharaa è stato nominato presidente ad interim della Siria in un'assemblea allargata di fazioni armate di opposizione. Lo stesso giorno, il partito Ba'ath, al potere da oltre 60 anni, il Consiglio del Popolo (parlamento), l'esercito e tutte le strutture di sicurezza furono sciolti.
Il 13 marzo 2025, Sharaa firmò una dichiarazione costituzionale che stabiliva un periodo di transizione di cinque anni per la Siria. Sharaa iniziò a svolgere le sue funzioni di capo di Stato, tenendo incontri bilaterali a Damasco e visitando paesi della regione, tra cui Turchia e Arabia Saudita. Successivamente si recò a New York, diventando il primo presidente siriano a parlare alle Nazioni Unite dal 1967. Nel 2025, la rivista Time incluse Ahmad Sharaa nella sua lista delle 100 persone più influenti al mondo.
La sua visita a Mosca è stata definita storica dai media russi, con colloqui programmati con il presidente Vladimir Putin sulle relazioni bilaterali e sul rafforzamento della cooperazione economica e di difesa.
In precedenza, il 12 settembre, Sharaa aveva sottolineato che "Siria e Russia condividono forti legami storici che devono essere preservati. La Russia è un'importante potenza mondiale e membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Abbiamo ereditato stretti rapporti tra Siria e Russia e dobbiamo mantenerli."
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