Ma cosa ha detto di così sconvolgente Berlusconi per meritarsi lo sdegno di tutto il “mondo politico” nostrano? Ha solo espresso una, quasi, inappuntabile ricostruzione degli eventi che hanno costretto la Federazione russa ad intervenire militarmente il 24 febbraio 2012. Ricostruzione, si badi bene, assolutamente identica a quella espressa, anni fa, dalla Meloni, da Salvini e da esponenti del Movimento cinque stelle che ora gridano allo scandalo.
Sì, ma perché questa dichiarazione che Berlusconi, verosimilmente, ha fatto trapelare? Perché, al pari di altri Volponi della Politica si sta rendendo conto che sono sempre di meno gli italiani disposti a sacrificarsi o immolarsi per sostenere una guerra imposta dagli USA per trasformare l’Ucraina in un “nuovo Afghanistan” (dove fare impantanare e far collassare la Russia) e per colpire le popolazioni europee “colpevoli” di approvvigionarsi di gas russo, nove volte più economico di quello statunitense.
Certo, Berlusconi con le sue dichiarazioni rischia di non far decollare il governo Meloni. Ma sempre meglio del suo imbarazzato dietrofront del 2011 di fronte alla guerra alla Libia e all’omicidio di Gheddafi che inaugurò il suo (purtroppo provvisorio) declino.
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