"Quel 43% di opinione pubblica non è rappresentato dalla politica"

29 Aprile 2022 15:00 Paolo Desogus

Del confronto tra Santoro e Mieli, andato in onda ieri sera su La7, mi ha colpito una frase pronunciata dopo che Formigli ha mostrato il sondaggio sull'invio di armi all'Ucraina. Di fronte alla schiacciante maggioranza degli italiani contrari alla guerra (in un contesto dominato dai guerrafondai e dal conformismo di molti intellettuali) Santoro ha detto più o meno: "Quel 43% di opinione pubblica non è rappresentato dalla politica.".
Ha ragione. Nessun gruppo parlamentare italiano si è oggi espresso nettamente contro la guerra e contro l'invio di armi (fanno eccezione alcuni membri del Gruppo misto, come gli esponenti di Sinistra italiana e di Alternativa c’è). Nessun rappresentante della Camera o del Senato ha inviato urgentemente un'interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio e al ministro della difesa per chiedere chiarimenti sul ruolo e sugli obiettivi dell'Italia in questa guerra. E anzi, in questo momento l'invio di armi da parte del nostro paese è stato secretato e dunque sottratto alla discussione parlamentare. Inoltre Draghi non ha mai pronunciato alcuna parola di garanzia sulla sicurezza del nostro territorio che ospita numerose basi della nato e degli Stati Uniti (in cui sono custodite alcune testate nucleari). Cosa rischiamo con l'invio di armi? Quali sono le valutazioni della Farnesina e del ministero della Difesa circa l'esposizione dell'Italia? Quali sono gli scenari in caso di allargamento del conflitto?
Siamo un paese in cui due temi centralissimi come quello della guerra e quello della sicurazza nazionale non possono essere discussi: un paese in cui l'opinione pubblica ostile alla guerra non ha cittadinanza politica e deve rivolgersi alle associazioni (come l'ANPI, non a caso messa sotto attacco) per poter essere rappresentata. Il massimo che è concesso a questa parte d'Italia è poter fare il tifo davanti alla tv mentre va in onda qualche talk show. La politica, quella che si fa nelle sedi istituzionali, è totalmente monopolizzata da una classe politica che con qualche sfumatura sostiene le posizioni estremiste di Biden.

Le più recenti da Mondo grande e terribile

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

I 3 momenti che sanciscono il punto di non ritorno per l'Europa

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Da sempre nella storia esistono dei passaggi storici che segnano un punto di svolta per interi popoli e per interi continenti. Sovente questi passaggi sono legati...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa