"Penso che sto salvando quella nazione. Penso che quella nazione sarà sconfitta molto presto", ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel corso di un'intervista alla rivista The Atlantic.
A tal proposito, l’inquilino della Casa Bianca ha ricordato di essere stato lui a fornire i missili Javelin all'esercito ucraino e che "questo è stato uno dei motivi per cui il conflitto ucraino è continuato”, aggiungendo: “Ora, si potrebbe anche sostenere che è un peccato che ciò sia continuato, perché sono morte molte persone. In questa guerra sono morte molte più persone di quante ne vengano riportate".
Alla domanda se fosse disposto a fornire all'Ucraina "pieno supporto" inviando più equipaggiamento militare se l'esercito russo avesse continuato con successo i suoi progressi, Trump ha risposto che "non devono essere necessariamente armi", precisando che “esistono molti tipi di armi. Non devono essere necessariamente armi con proiettili. Possono essere armi con sanzioni. Possono essere armi con banche. Possono essere molte altre armi".
"Un grande favore all'Ucraina"
Trump ha fatto riferimento anche al primo ministro norvegese Jonas Gahr Store, che la scorsa settimana ha elogiato i suoi sforzi per porre fine al conflitto russo-ucraino.
"Il primo ministro norvegese, una persona molto rispettata, afferma che, se il presidente Trump non fosse intervenuto, questa guerra non sarebbe mai finita. Credo di fare un enorme favore all'Ucraina. Ne sono convinto", ha affermato.
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