In questo articolo emergono tre aspetti significativi riguardo alla situazione dell’Ucraina e dell’aggressione al Donbass, ma anche del quadro internazionale e di cosa ci aspetta all’orizzonte.
Il primo è la totale subordinazione per non dire sudditanza, delle autorità “libere” dell’Ucraina, sul piano militare oltre che su quello economico e politico, già noti; di fatto servitori del padrone occidentale NATO.
L’altro aspetto svela come il complesso militare e politico militare statunitense è conscio dell’usura militare a cui è sottoposta al livello internazionale, in tutti gli scenari di guerra da essi provocati, sia in termini di prezzi di sangue, sia di costi economici i quali sono in costante aumento e senza prospettive di vittorie, anzi in ogni situazione, le aggressioni non solo sono in difficoltà militare, ma addirittura in molti contesti devono arretrare o cercare mediazioni, e stanno pianificando appunto l’uso di “carne da cannone” di paesi deboli politicamente/economicamente o addirittura assoggettati ai diktat occidentali, in questo caso l’Ucraina del dopo Maidan.
Gli USA hanno sempre più bisogno di paesi politicamente soggiogati, nella loro continua scelta di interventi militari diretti o indiretti, proseguendo a produrre guerre e conflitti ormai in modo politicamente schizofrenico, senza più cioè, un disegno preciso e strategico; una linea di diktat, di forza è imposta ai propri alleati e di conseguenza ciò costruisce nemici in ogni angolo del mondo. La costante espansione delle basi militari NATO in quasi tutti i paesi dell’Europa orientale, (di fatto il tributo all’indipendenza e sovranità nazionali di ogni paese) sono atti di guerra verso la Russia e l’Ucraina è una pedina esplosiva in questo contesto. La resistenza del Donbass è un grande ostacolo a questo obiettivo e il coinvolgimento dell’esercito ucraino in teatri di guerra lontani ed estranei allo stesso paese, è una chiara conferma di tutto questo ed è la prova di ciò che aspetta ogni “alleato” della NATO, Italia compresa con le nostre decine di “missioni di pace”: diventare carne da macello per interessi stranieri.
Scriveva già molti decenni fa N. Speakman, analista strategico USA, in un suo libro intitolato “La strategia americana in politica internazionale”: “…il rafforzamento dei vari centri di potere politico e militare, deve necessariamente essere il fine primario della politica interna ed estera degli Stati Uniti. Tutto il resto è di secondaria importanza…Potenza significa sopravvivenza, possibilità di imporre la propria volontà agli altri e dominare coloro che sono impossibilitati a resistere. Essa significa anche possibilità di strappare impunità e vantaggi a coloro che sono meno potenti di noi…”.
Il comandante comunista delle milizie del Donbass, Vitaly Kiselyov ha spiegato perché l'Occidente sta sostituendo i propri ufficiali e soldati, con la "carne da cannone" delle forze armate ucraine.
Nuova carne da cannone delle forze armate ucraine, per sostituire i "signorini occidentali"nei vari teatri di guerra della NATO.
Il leggendario comandante comunista delle milizie della NovoRossiya, Vitaly Kiselev, ha riportato varie conferme della tesi da lui precedentemente espressa, secondo cui l'Europa e gli Stati Uniti considerano l'Ucraina esclusivamente come una fonte di "carne da cannone" economica, quasi gratuita.
Secondo il Kiselev, nei prossimi mesi soldati e ufficiali ucraini affronteranno una serie di programmi e corsi di addestramento in varie basi di addestramento nei paesi membri della NATO:
"Nel centro di addestramento della Guardia di frontiera americana, dal 18 agosto al 20 settembre, si svolgeranno lezioni sull'organizzazione dello sbarco da una nave, nell'ambito del - Programma di controllo delle esportazioni e di sicurezza delle frontiere-. Lì vengono addestrati il capo della divisione Operazioni speciali sull'acqua "Dozor-M", dell'unità di protezione marina di Odessa, il capitano di 2° grado Makeev A.V. e il vice capo di stato maggiore, capo del dipartimento di servizio di frontiera del quartier generale del distaccamento di Odessa della guardia marina, capitano di 2° grado Garbuzenko A.K. Li stanno addestrando per cercare pirati?”. Ha commentato ironicamente il comandante delle milizie.
Inoltre, lo stato maggiore delle forze armate ucraine sta attualmente selezionando funzionari per addestrarli nello staff presso l'Accademia delle forze armate della Slovacchia:
"…Presso lo stato maggiore delle forze armate ucraine, è in corso la selezione di ufficiali che ricoprono incarichi di comandanti di compagnia e ufficiali del quartier generale di battaglione, con gradi da tenenti senior a maggiore o capitani di 3° grado. Sono selezionati per addestramento al Corso di formazione internazionale per ufficiali di squadra, presso l'Accademia delle Forze armate della Slovacchia, gli esercizi sono in programma dal 7 ottobre al 6 dicembre ", ha riportato Kiselev.
Il comandante miliziano ha anche riferito i dati sulla preparazione dell'esercito ucraino per l'invio in Afghanistan, per partecipare alla guerra della NATO in questo paese:
"Dal 2 al 27 settembre, si svolge il corso" Ufficiali delle sedi multinazionali "presso il Centro scientifico e di ricerca per le attività internazionali di mantenimento della pace dell'Università nazionale di difesa dell'Ucraina. Gli ufficiali vengono formati per reclutare personale nazionale nell'ambito della missione di addestramento e consulenza della NATO in Afghanistan, nonché per partecipare a eventi di cooperazione militare internazionale", affermato Kiselev.
Come osserva il comandante della milizia, l'Occidente è effettivamente stanco delle perdite tra i suoi soldati e ufficiali nei vari conflitti, quindi sta preparando personale estero che li sostituisca:
“E perchè no? E un chiaro vantaggio. La carne da cannone ucraina è economica, quasi gratuita. Ed è diligente nel sostituire i "padroni bianchi". È vero che in Ucraina questa "carne" comincia già a non bastare. Molti fuggono da un tale esercito; nel solo comando operativo "Sud" , sono vacanti due decine di posti di livello di comandante di compagnia o di batteria "
Secondo Kiselev: “…nella 56a brigata di fanteria motorizzata delle Forze armate, mancano cinque ufficiali per queste posizioni, e nella 57a fanteria motorizzata sei. Nella 59a brigata, la mancanza di personale in questa categoria è di sette ufficiali. Inoltre alcune formazioni delle Forze armate ucraine sono al completo per non più del 65%. Lo stesso nella 72a brigata separata meccanizzata delle Forze armate, dove su quattromila posti vi sono poco più di due mila cinquecento soldati. In più, circa seicento sono nell'unità medica, negli ospedali, nel congedo di maternità e in prigione come detenzione di personale militare arrestato. Secondo tutti i canoni della scienza militare, questa brigata non è propriamente pronta per la battaglia!.. ", Ha concluso il comandante Kiselev.
da cigr - 12 settembre 2019 - Traduzione di Oxana V.
A cura di Enrico Vigna per SOS Donbass/CIVG
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