Vaccini e abbracci

04 Marzo 2022 08:00 Agata Iacono

Della serie abbraccia un ucraino.

Sembra una barzelletta se non fosse davvero drammatico.
Distratti dall'entrata di fatto dell'Italia in guerra, con l'invio tramite contractor di armi che, se non arriveranno ai civili e ai neonazisti, andranno ad alimentare il terrorismo, gli italiani stanno subendo la sospensione dal lavoro e la discriminazione, l'obbligo vaccinale e la proibizione di entrare in un autobus o in un bar senza super green pass.
Nel silenzio dei media di guerra, infatti, il parlamento ha trasformato in legge ieri, 2 marzo, l'obbligo vaccinale per gli over 50 fino al 15 giugno.
Ma la legge italiana non sarà valida per gli ucraini che si stanno riversando in Italia.
Zaia addirittura propone di assumere i rifugiati al posto degli italiani sospesi perché senza terza dose.
Sileri annuncia una circolare deroga specifica per i cittadini ucraini.
Come riporta ANSA:
"Lo status di rifugiato consente l'accesso alla nostra sanità, oggi o domani uscirà la circolare del nostro ministero, verranno fatte tutte le procedure, compreso il tampone per chi arriva e verrà offerta loro la possibilità di vaccinazione". Lo dice a Rai Radio1 Pierpaolo Sileri, sottosegretario al ministero della Salute. Lo status di rifugiato, ha precisato, "non prevede l'obbligo del super Green Pass, è chiaro che noi offriremo la vaccinazione ma quello che serve alle persone che giungono da noi ora è un abbraccio". Per prendere treni o bus "si procederà ad un controllo mediante tampone" dei rifugiati".
Tutto questo mentre è in vigore l'emergenza sanitaria fino al 31 marzo, senza che sia prevista decadenza, dal primo aprile, né del green pass né dell'obbligo vaccinale.
Poiché i cittadini ucraini sono vaccinati con due dosi per non più del 34% e soprattutto con Sputnik o Covivac, (quindi con vaccini russi), sarà riconosciuto Sputnik solo se somministrato a un ucraino e non a un europeo?
E gli altri?
Tutto questo per la nostra salute?

Le più recenti da Emergenza Covid

On Fire

Buongiorno, signora Trump! Io sono una di quei bambini della guerra...

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomatico Ha fatto rumore la lettera che la moglie di Trump ha indirizzato a Vladimir Putin. Melania Trump ha dato al marito Donald una missiva da consegnare personalmente...

Vincenzo Costa - Verso la guerra

di Vincenzo Costa* Comunque vada oggi inizia il processo di disgregazione sia della NATO sia della UE. Se i leaders europei si allineano ammettono di parlare a vanvera e la loro irrilevanza. Se...

Daniele Luttazzi - Soldatesse israeliane in pose provocanti: È sexwashing, bellezza

di Daniele Luttazzi - Fatto Quotidiano, nonc'èdiche  Adesso che tutto il mondo ha aperto gli occhi sui crimini israeliani a Gaza e in Cisgiordania, e che le giustificazioni di circostanza...

Pino Arlacchi - La Grande Bufala contro il Venezuela: la geopolitica del petrolio travestita da lotta alla droga

  di Pino Arlacchi* Durante il mio mandato alla guida dell'UNODC, l’agenzia antidroga e anticrimine dell’ONU, sono stato di casa in Colombia, Bolivia, Perù e Brasile ma non sono...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa