E ora che succede con la seconda dose Pfizer?

17 Gennaio 2021 10:00 Francesco Santoianni

Pfizer: volano gli stracci (addirittura minacce di azioni legali) davanti alla improvvisa decisione della multinazionale di ridurre del 29% le forniture di vaccino all’Italia e ad altri paesi. Decisione che, ufficialmente, sarebbe dettata dalla incomprensibile necessità della Pfizer di ristrutturare in questi giorni (ma non avrebbe potuto farlo mesi fa?) l’impianto di Puurs, in Belgio per potenziare la produzione. Decisione che, invece, secondo Repubblica, potrebbe servire a dirottare verso paesi che li pagherebbero di più, dosi già ordinate da paesi come l’Italia.

Una ipotesi davvero infamante, ma che sbiadisce di fronte a quella collegata all’attacco informatico all’EMA del 10 dicembre all’EMA da parte di hackers che minaccerebbero la divulgazione dei dati (oltre alla documentazione presentata dalla Pfizer per ottenere l’approvazione del vaccino, mail riservate di dirigenti dell’EMA e della multinazionale). “Dati manipolati” assicurano i media, forse perché preoccupati che da quei dati potrebbero uscire fuori verità che ci farebbero rimpiangere il “caso Poggiolini” o il “caso de Lorenzo”. Potrebbe esserci, quindi, secondo accuse non documentate circolate sui social, dietro la decisione della Pfizer una qualche pressione sui governi europei per far mettere un coperchio su questo scandalo.

Certo, tutto sarebbe più chiaro se la Pfizer, l’EMA e l’AIFA avessero resi pubblici i risultati della sperimentazione del vaccino e se l’Unione Europea avesse pubblicato il contratto per la fornitura. Così non è stato e oggi i parlamentari dell’Unione Europea che voglio dare una occhiata ai contratti inerenti i vaccini devono sottoporsi alle umilianti procedure descritte qui mentre la documentazione sulla sperimentazione del vaccino Pfizer (che si si concluderà nel dicembre 2022) sarà nota soltanto nel dicembre 2024.

"Prima di vaccinarmi, voglio vedere i dati". dichiarava Andrea Crisanti . Si è vaccinato qualche giorno fa.

P.S. Tra l’altro questa decisione della Pfizer impedisce di potere effettuare la seconda dose (di richiamo) del vaccino, soprattutto in aree come la Gran Bretagna dove ci si è affrettati a vaccinare più di un milione di persone e ora sono “alla canna del gas”. Il rimedio proposto? Effettuare la dose di richiamo del vaccino Pfizer utilizzando il vaccino Astrazeneca. Una follia a detta di non pochi medici.

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