Emergenza Covid. Finalmente, una proposta del Movimento Cinque Stelle, finora assolutamente silente e prono alle direttive di Draghi e, anche per questo, praticamente scomparso alle ultime elezioni. La proposta la lancia, dall’alto del suo blog, addirittura Beppe Grillo con un articolo significativamente intitolato “Su green pass serve pacificazione” che auspica, sostanzialmente, una fornitura gratuita di tamponi per quei milioni di lavoratori che non si sono vaccinati: una bomba che rischia di esplodere il 15 ottobre.
Su questa proposta è il caso di spendere due parole.
Se la richiesta di tamponi gratuiti, da inserirsi nel naso ogni due giorni per poter lavorare, è oggi l’ultima trincea per milioni di lavoratori che non vogliono perdere la loro dignità e il loro reddito, di certo sposa in pieno quella che è la insensata strategia di questa gestione dell’emergenza Covid. Che, invece di consigliare i vaccini alle sole categorie a rischio (anziani e immunodepressi) e affrontare gli inevitabili altri casi di Covid con cure già rivelatesi efficaci (ma ufficialmente negate perché solo così è stato possibile utilizzare vaccini sperimentali), pretende - con l’imposizione a tutti (a gennaio anche ai bambini sopra i due anni) di vaccini che non impediscono nemmeno di ricontrarre il virus e di diffonderlo - di ottenere una “immunità di gregge”.
Un obiettivo come è noto impossibile ad ottenersi: si veda – oltre a quello che sta succedendo in Israele, Gran Bretagna, Singapore… - quello che dichiarano oggi sempre più numerosi virologi e immunologi. E, cioè, che, anche con i vaccini, il virus è destinato a restare endemico per i prossimi decenni.
Ma, allora perché questa follia della vaccinazione per tutti? Perché questa e gli inevitabili periodici “richiami”, affidando la nostra esistenza nelle mani del Governo, servirà a trasformarci in sudditi rassegnati a subire qualsiasi altra angheria. Il green pass serve solo a questo.
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