La disastrosa situazione economica della Siria dopo 6 anni di guerra


Diversi ministri siriani si sono riuniti a Damasco per discutere sulla situazione dell'economia siriana dopo sei anni dall'inizio della crisi siriana,.

Il Ministro dell'Energia della Siria, Ali Qanem citato dal sito 'Middle East Eye', ha ribadito che la crisi siriana e la violenza in questo paese ha colpito tutti i settori economici, tuttavia, le perdite più significative si sono verificati nel settore petrolifero e dell'energia.

"La guerra ha colpito tutti i settori economici, ma il più colpito è il settore petrolifero. Solitamente producevamo ed esportavamo petrolio, ma oggi importiamo per tutte le nostre esigenze in questo settore", ha dichiarato Qanem durante l'incontro organizzato dal think tank 'Società britannica siriana' a Damasco.

Più precisamente, ha riferito Qanem, la produzione di petrolio giornaliera tra il 2010-2017 è diminuita del 98% e Damasco ora produce 8.000 barili al giorno, mentre nel 2010 erano circa 385.000 barili.

Questo è in gran parte dovuto ai gruppi armati e terroristici che ricevono sostegno finanziario e logistico da alcuni dei paesi della regione e dall'occidente e hanno preso il controllo di giacimenti di petrolio e cercano di vendere il petrolio rubato per ottenere più risorse economica.

Inoltre, il ministro dell'energia elettrica siriano Mohammad Zuhair Jarbutli ha spiegato che la Siria sta già producendo 19.000 milioni di kilowatt di energia elettrica ogni ora, mentre prima della crisi siriana la cifra era di 49.000 milioni di kilowatt.

Questo, a sua volta, ha precisato, ha portato a perdite di circa 3,8 miliardi di dollari al Ministero di energia elettrica in Siria dall'inizio della crisi nel 2011.

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